Douyin (TikTok), la fabbrica della propaganda di Pechino – Parte II

5 Giugno 2020 22:00 Aggiornato: 24 Gennaio 2025 16:54

In questo articolo proseguirà la messa a nudo delle fake news promosse sul social media cinese Douyin (TikTok), iniziata nella Parte I. Durante la pandemia, il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha promosso con vigore la «diplomazia delle mascherine» e ha usato la diffusione dell’epidemia per rafforzare la propria influenza internazionale.

Il «lupo» travestito da agnello: il Pcc come ‘guida’ del mondo nella lotta contro l’epidemia

I video di Douyin promuovono tutti la generosità e il sostegno disinteressato del Partito Comunista Cinese a livello internazionale, ma eludono o coprono le frequenti critiche internazionali sulla scarsa qualità delle forniture mediche ‘donate’ (molte volte non lo sono affatto).

Anche se è vero che alcuni Paesi hanno importato grandi quantità di forniture mediche cinesi e ci sono singoli politici stranieri che hanno preso le difese del Pcc per vari scopi, la verità è che di questi cosiddetti ‘aiuti’ si poteva benissimo fare a meno. Il regime dittatoriale cinese infatti è riuscito a lanciare la «diplomazia delle mascherine» proprio perché ha nascosto l’epidemia, che ha portato alla diffusione del Virsu del Pcc in tutto il mondo e ha causato perdite incalcolabili.

Il 6 aprile, il consulente commerciale del governo statunitense, Peter Navarro, ha rivelato al pubblico che il Pcc ha riacquistato 2,2 miliardi di mascherine dal mondo in un mese, l’equivalente di un anno e mezzo di produzione di mascherine cinesi.

Il 1° maggio il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto che conferma come la Cina ha nascosto la gravità e l’intensità dell’epidemia mentre sequestrava le forniture mediche quando gli altri Paesi erano ancora all’oscuro della gravità della situazione.

Da marzo, la Cina ha esportato grandi quantità di forniture mediche nei Paesi d’oltremare dove è scoppiata l’epidemia. Personaggi politici di Paesi come l’Italia hanno elogiato l’aiuto cinese, ma le menzogne sull’aiuto cinese sono state smentite dai loro stessi circoli politici e dai media, che hanno fatto osservare come la stragrande maggioranza delle forniture mediche cinesi «non sono aiuti cinesi, ma acquisti commerciali».

La propaganda su Douyin: primo gruppo di fake news

Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese)
Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese) compilati da Epoch Times, rivelano le fake news pro-regime cinese più diffuse sul social media; screenshot dall’8 maggio (The Epoch Times ,大纪元 )

Come spiegato nella Parte I, si riporterà di seguito solo il numero dei like sul video. Come per tutti i social media ovviamente, il numero di visualizzazioni è sempre di molto superiore al numero dei like: il fatto che vi siano stati così tanti like serve quindi da riferimento per quante visualizzazioni possano esserci state; e sopratutto, è indicativo dell’interesse e di quanto il messaggio di propaganda sia stato diffuso e condiviso dalla popolazione giovanile.

Foto 1 (da sinistra a destra): 117 mila Mi piace. «Media Usa: “Gli Stati Uniti sospendono gli aiuti di forniture mediche agli altri Paesi esteri!”».

Foto 2: 1,223 milioni di Mi piace. «Trump chiede aiuto alla Corea del Sud per i tamponi. Corea: “Vediamo se ci è rimasto qualcosa”».

Foto 3: 873 mila Mi piace. «Con 72 mila truppe americane di stanza in Europa, nemmeno un soldato americano si è visto finora in prima linea in sostegno dell’Europa devastata dall’epidemia. [Dopo il supporto di emergenza russo, l’Italia chiede il sostegno degli Stati Uniti, ma l’Esercito degli Stati Uniti risponde: l’Italia anche se soffre deve aiutare prima gli Stati Uniti]».

Foto 4: 50 mila Mi piace. «Con l’attuale pandemia, gli Stati Uniti sono ancora più moralmente in debito con il mondo. In precedenza, il governo cinese aveva contribuito con 20 milioni di dollari all’Oms per sostenere la cooperazione internazionale».
(Precisazione: gli Stati Uniti sono i maggiori finanziatori dell’Oms, avendo donato solo nel 2019 400 milioni di dollari).

La «diplomazia delle mascherine» del Pcc è stata controproducente e ha risvegliato molti Paesi

Il 29 aprile, un quotidiano finanziario olandese ha sottolineato che la «diplomazia delle mascherine» del Partito Comunista Cinese ha fallito completamente. Secondo i media olandesi, il Pcc è passato dal nascondere l’epidemia, alla «diplomazia delle mascherine», rendendolo un attore solitario sulla scena internazionale.

Tale fallace ‘diplomazia’ cinese è diventata talmente nota che persino il Pakistan, da tempo fedele alleato del Pcc, dal media di Stato Nbtv ha denunciato con rabbia il fatto che le maschere N95 donate dalla Cina sono «fatte di parti di reggiseni».

Il 26 marzo, il Ministero della Salute spagnolo ha dichiarato che dei 5,5 milioni di kit rapidi acquistati dalla Cina solo il 30 per cento erano precisi, perciò la Spagna ha deciso di restituirli.

Il 27 marzo il governo turco ha deciso di abbandonare l’uso dei kit di prova cinesi perché la loro precisione era troppo bassa.

Il 28 marzo il governo olandese ha ordinato il ritiro di 600 mila maschere importate dalla Cina.

All’inizio di aprile, il governo belga ha dichiarato che tutte le 3 milioni di maschere FFP2 cinesi importate erano inutilizzabili.

Anche il governo finlandese ha dichiarato che 2 milioni di maschere chirurgiche ordinate da Pechino non erano utilizzabili.

Spagna, Paesi Bassi, Turchia e Australia hanno tutti restituito le mascherine acquistate dalla Cina.

Il 6 aprile, gli scienziati britannici hanno riferito che la cartuccia del test per gli anticorpi di fabbricazione cinese non era efficace e il governo britannico ha chiesto un rimborso.

Secondo gruppo di fake news

Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese)
Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese) compilati da Epoch Times, rivelano le fake news pro-regime cinese più diffuse sul social media; screenshot dall’8 maggio (The Epoch Times ,大纪元 )

Foto 1: 234 mila Mi piace. «Hua Chunying [direttrice del dipartimento di informazione del Ministero degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese] risponde [alle affermazioni] secondo cui gli aiuti cinesi verso l’estero sono per rinforzare l’influenza internazionale della Cina: “Vogliono che la Cina osservi morire gli altri senza salvarli?”».

Foto 2: 306 mila Mi piace. «Durante l’epidemia, il presidente della Serbia ha chiesto aiuto alla Cina, e la Cina l’ha rapidamente sostenuto. Ha detto all’equipe medica cinese: questo Paese è nelle vostre mani».

Foto 3: 55 mila Mi piace. «La Cina ha inviato tre squadre mediche con rifornimenti di materiali in Iran, Iraq e Italia per sostenere i loro sforzi di prevenzione e controllo dell’epidemia. Non vediamo l’ora che torniate sani e salvi».

Foto 4: 68 mila Mi piace. «La Cina sostiene 54 Paesi in Africa per combattere l’epidemia! La conversazione del capitano dell’EgyptAir con la torre dell’aeroporto cinese era piena di commozione».

Distorcere le richieste di responsabilità internazionale e alimentare sentimenti nazionalistici negativi verso l’Occidente

Dalla fine di marzo, la comunità internazionale ha puntato più volte (e abbastanza duramente) il dito contro il Partito Comunista Cinese; ma il Pcc tenta sempre di confondere deliberatamente gli attacchi a lui rivolti come fossero rivolti al popolo cinese in generale. Distorce inoltre le vere ragioni dietro alle accuse di responsabilità internazionale; esagera l’intenzione dell’Occidente di screditare i risultati ottenuti dalla Cina nella lotta contro l’epidemia e crea ostilità popolare verso i Paesi occidentali.

La richiesta che i Paesi rivolgono al Pcc, di assumersi la responsabilità nei confronti della comunità internazionale, è per aver «coperto l’epidemia» e «diffuso notizie false»; ma i video su Douyin distorcono tale richiesta nel senso che la comunità internazionale riterrebbe la Cina responsabile non per le sua azioni, ma per essere il luogo «dove ha avuto origine il virus».

Il Pcc va così a minare quel senso di giustizia sottostante alle accuse internazionali per la mala gestione del virus e per le manipolazioni dei dati dell’Oms. Tutto questo è costato infatti milioni di vittime, ma il regime cinese intende le accuse come fossero solo colpevolizzazioni gratuite inflitte alla Cina per essere stata il Paese d’origine del virus: come fosse solo un caso di razzismo etnico nei confronti del popolo cinese e delle sue abitudini.

Terzo gruppo di fake news

Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese)
Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese) compilati da Epoch Times, rivelano le fake news pro-regime cinese più diffuse sul social media; screenshot dall’8 maggio (The Epoch Times ,大纪元 )

Foto 1: 1,273 milioni di Mi piace. «L’America ha completamente sprecato questo tempo prezioso. Alcuni americani hanno persino cercato di sputare in faccia al proprio benefattore».

Foto 2: 198 mila Mi piace. «Mordere la mano a chi ti nutre. Gli avvocati americani infangano la Cina cogliendo l’opportunità della pandemia. Fanno causa al governo cinese e chiedono un enorme risarcimento».

Foto 3: 3,334 milioni di Mi piace e 615 mila commenti. «Il Regno Unito ha presentato una mozione per chiedere alla Cina un risarcimento di 530 miliardi di sterline. La Cina ha promesso la sospensione dell’assistenza medica e l’Inghilterra ha ceduto immediatamente».

Foto 4: 630 mila Mi piace. «Risarcimento? Pagare con la Terra? I politici australiani fanno ‘rivendicazioni di guerra’ contro la Cina, e trattano la Cina come la Dinastia Qing?»

La realtà è molto diversa dalle false notizie di «grandi potenze che insultano la Cina», inventate dai video di Douyin: la tempesta di colpe e rivendicazioni lanciata da vari Paesi è rivolta alle conseguenze dell’occultamento dell’epidemia e della diffusione deliberata del virus da parte del Pcc quando era già a conoscenza della gravità del caso; non si riferisce al popolo cinese, che invece è ritenuto anch’esso vittima del comportamento del Partito al potere.

Il 6 maggio, il segretario di Stato americano Pompeo, in una conferenza stampa, ha criticato pesantemente il Pcc per aver nascosto l’epidemia, e ha menzionato per la prima volta che la Commissione cinese per la salute e il benessere aveva ordinato la distruzione dei campioni del coronavirus.

Il 21 aprile, lo Stato americano del Missouri ha formalmente avviato una causa contro il Pcc, per ritenerlo responsabile della diffusione globale dell’epidemia del nuovo coronavirus (polmonite di Wuhan).

L’importo totale delle richieste di risarcimento presentate dai governi o dalle organizzazioni di Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Germania, Egitto, India, Nigeria e Australia contro il Partito Comunista Cinese, per aver nascosto l’epidemia, ha superato i 70 mila miliardi di dollari e sempre più Paesi si uniscono nel perseguire giustizia.

Nonostante ciò, i video su Douyin descrivono le accuse dei Paesi contro il Pcc come minacce di «invasione della Cina da parte delle Nuove Otto Forze Alleate», alimentando sentimenti xenofobi e ultra-nazionalisti tra la popolazione.

Quarto gruppo di fake news

Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese)
Screenshot da video su Douyin (TikTok Cinese) compilati da Epoch Times, rivelano le fake news pro-regime cinese più diffuse sul social media; screenshot dall’8 maggio (The Epoch Times ,大纪元 )

Foto 1: 189 mila Mi piace. «I politici statunitensi hanno dichiarato ripetutamente che le cifre dell’epidemia in Cina sono falsificate. Hua Chunying [direttrice del Dipartimento di informazione del Ministero degli Esteri della Repubblica popolare cinese] rimprovera con rabbia: “Sfacciati e immorali!” Un Netizen americano ha contribuito: che i dati cinesi siano veri o falsi, comunque (noi americani) moriremo tutti».

Foto 2: 101 mila Mi piace. «Yang Jiechi e Pompeo hanno parlato al telefono e Yang ha condannato il fatto che tanti politici statunitensi screditano gli sforzi della Cina nel combattere l’epidemia e stigmatizzano la Cina. Chi sono? Non li conosci già?».

Foto 3: 2,494 milioni di Mi piace. «Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: “Le richieste di risarcimento contro la Cina per la pandemia sono inammissibili, mi si sono drizzati i capelli quando l’ho sentito!” Complimenti a questo uomo onesto e coscienzioso».

Foto 4: 606 mila Mi piace. «Stati Uniti, India, Regno Unito e altri Paesi chiedono un risarcimento alla Cina e complottano per avere un “risarcimento dei boxer”, e la Cina deve rispondere con forza». [‘Risarcimento dei boxer’: noto come risarcimento del Gengzi, o protocollo dei Boxer, è il trattato ineguale firmato il 7 settembre 1901 dall’impero Qing con l’Alleanza delle otto nazioni in cui la Cina uscì umiliata dall‘Occidente].

Breve analisi dell’impatto sul pubblico dei video

Questo articolo (prima e seconda parte) ha citato 40 video di Douyin. Con l’aiuto di un analista cinese è stata condotta un’analisi approfondita di soli due video. L’analisi mira a definire come queste video notizie siano state recepite dal pubblico per capirne l’impatto e l’efficacia:

Sono stati presi in esame il primo e l’ultimo video di questa disamina:

I Video: «La Russia ha rivelato che gli Stati Uniti stanno costruendo laboratori biologici militari segreti nei Paesi vicini con il pretesto di prevenire le minacce biologiche e che i temi di ricerca sono i potenziali ceppi contenenti il virus della Sars, la peste suina africana e altri».

  • All’8 maggio il video aveva 2,989 milioni di Mi piace e 138 messaggi.
  • Numero totale di messaggi ‘antiamericani’: 108, ovvero il 79 per cento.
  • Messaggi a sostegno dell’America: 0.

II Video: «Stati Uniti, India, Regno Unito e altri Paesi chiedono un risarcimento alla Cina e complottano per avere un “risarcimento dei boxer”, e la Cina deve rispondere con forza».

  • All’8 maggio il video aveva raggiunto i 606 mila Mi piace. Il video ha un totale di 104 messaggi, di cui 102 validi.
  • In totale 89 messaggi, pari all’87,25 per cento, si sono opposti alle rivendicazioni di Stati Uniti, India e Gran Bretagna contro la Cina e si sono spinti fino a opporsi alla comunità internazionale.
  • Solo 2, ovvero l’1,96 per cento, pensava che il video diffondesse delle voci infondate e non fosse credibile.

L’analisi dei due video di cui sopra mostra che la maggior parte degli spettatori del messaggio ha accettato il ‘lavaggio del cervello’ di Douyin, ha creduto alle false informazioni diffuse da Douyin, e ha fatto giudizi di valore e scelte basate su queste false informazioni, che sono benefiche per il Partito Comunista Cinese e dannose per il mondo civilizzato. Douyin ha svolto un ruolo importante nell’aiutare il Partito Comunista Cinese nella sua guerra dell’informazione mirata a ‘fare giustizia’ e a ingannare il popolo.

Per riassumere: Douyin ha svolto un ruolo importante nell’inquadrare l’esercito americano come l’autore della produzione e la diffusione di virus biochimici; nell’offuscare la reputazione dell’esercito americano e del governo degli Stati Uniti; nel denigrare i risultati ottenuti dal governo americano nella lotta contro l’epidemia; nel destabilizzare le relazioni etniche negli Stati Uniti (per creare il caos durante la prevenzione e il controllo dell’epidemia); nel degradare l’immagine internazionale degli Stati Uniti, minando la sua leadership internazionale, per sostituirla con quella dalla Cina; nel favorire la lotta di propaganda del Pcc, fatta di fake news ed esaltazioni autocelebrative del Partito Comunista, tramite semplici video sensazionalistici; i video sono progettati appositamente per le giovani menti dei suoi utenti (Douyun ha il 70 per cento di utenti che sono under 35), poco avvezze al pensiero critico e al confronto di diversi mezzi d’informazione, in un Paese come la Cina dove Internet è censurato dal regime.

 

Lo sapevi che siamo indipendenti?

Epoch Times è indipendente da qualsiasi influenza da parte di aziende, governi o partiti politici. Il nostro unico obiettivo è di fornire ai nostri lettori informazioni accurate e di essere responsabili nei confronti del pubblico.

Consigliati