«Stellantis continua a smantellare pezzo dopo pezzo l’industria automobilistica italiana. Dopo aver fatto volare all’estero la produzione dei modelli di massa – la 500 ibrida in Polonia, la Grande Panda in Serbia, la Lancia Y in Spagna, la Topolino e la 600 altrove – ora arriva l’ultima provocazione: delocalizzare anche la manodopera». Lo afferma in una nota Marco Grimaldi di Alleanza verdi e sinistra. «Sì, avete capito bene, – prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi – non bastava spostare le fabbriche. Ora si chiede alle tute blu di Mirafiori in cassa integrazione, ai lavoratori italiani di fare le valigie e andare a produrre all’estero, in Serbia per qualche mese. Un’offerta mascherata da ‘opportunità’, che suona come una grave presa in giro per chi da anni vive tra cassa integrazione e contratti di solidarietà. Una proposta che promette stipendi pieni e 70 euro al giorno ma che nasconde il fallimento di un piano industriale che non c’è. È inaccettabile. È il segno di una crisi profonda che nessuno vuole affrontare. Stellantis non investe, non rilancia, non garantisce. E il governo resta a guardare, mentre l’Italia si svuota e Mirafiori si spegne con lei. Chiediamo un piano industriale serio, vincolante, che dica clearly dove si produce, cosa si produce e con quali garanzie occupazionali. Noi lo denunciamo da anni: chiediamo il ritorno in Italia dei modelli mass market del futuro non del passato. Mandare operai italiani in Serbia è l’ennesimo schiaffo a chi ha fatto la storia dell’automotive in questo Paese. È il segno che Elkann non crede nell’Italia. Ma noi sì. E continueremo – conclude Grimaldi – a batterci per riportare qui il lavoro, la produzione, il futuro».

Foto: REUTERS/Stephane Mahe/File Photo
Grimaldi (Avs): Stellantis smantella Mirafiori con operai spediti in Serbia
4 Settembre 2025 15:06 Aggiornato: 4 Settembre 2025 15:06



