Video: Reuters
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso il giornalista di Al Jazeera Anas Al Sharif, sostenendo che fosse a capo di una cellula di Hamas, in un raid su Gaza City domenica 10 agosto.
Al Jazeera ha respinto la versione israeliana, e lo stesso Al Sharif, prima della sua morte, aveva già smentito precedenti accuse di legami con Hamas.
Il noto giornalista, già in passato minacciato da Israele, è stato ucciso insieme ad altri quattro colleghi in un attacco aereo israeliano, condannato da organizzazioni per la libertà di stampa e diritti umani.
Secondo fonti locali e la stessa Al Jazeera, Al Sharif, 28 anni, si trovava in una tenda nei pressi dell’ospedale Shifa, nella zona est di Gaza City, quando è stato colpito. Tra le vittime anche i giornalisti Mohammed Qreiqeh, Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e un assistente. Un funzionario dell’ospedale ha riferito che nell’attacco sono morte anche altre due persone.
Al Jazeera ha definito Al Sharif «uno dei giornalisti più coraggiosi di Gaza» e ha parlato di «un tentativo disperato di mettere a tacere le voci in vista dell’occupazione di Gaza».
Nel 2024, Al Sharif faceva parte del team di Reuters premiato con il Pulitzer per la fotografia di attualità per la copertura del conflitto Israele-Hamas.