Gli Stati Uniti sembrano orientati a estendere di ulteriori 90 giorni la sospensione dei dazi sulle merci cinesi, secondo quanto dichiarato dal ministro del Commercio americano, Howard Lutnick. La tregua, concordata a maggio durante i colloqui di Ginevra, scadrà il 12 agosto 2025. La settimana scorsa, alti funzionari americani e cinesi si sono incontrati a Stoccolma, proponendo di prolungare il termine per consentire ulteriori negoziati commerciali. In un’intervista a Fox Business del 7 agosto, Lutnick è stato ottimista: «sembra probabile che si raggiunga un’intesa per estendere la tregua di altri 90 giorni. Ma lascio la parola al team negoziale». Lutnick ha poi sottolineato che Trump mantiene aperte tutte le alternative. Ma il 6 agosto, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha lasciato intendere che i nuovi dazi alla Repubblica Popolare Cinese potrebbero arrivare: «Potrebbe succedere, non posso ancora dirlo con certezza. Lo abbiamo fatto con l’India e probabilmente lo faremo con altri Paesi, inclusa la Cina».
Dall’introduzione dei dazi, gli Stati Uniti hanno registrato entrate record. Secondo i dati pubblicati dal Tesoro il 31 luglio, nello stesso mese sono stati raccolti quasi 30 miliardi di dollari in «dazi doganali e imposte varie». Nell’anno fiscale in corso, le entrate da dazi hanno superato i 152 miliardi. Lutnick ha previsto che, con l’entrata in vigore di dazi più alti, gli introiti potrebbero raggiungere i 50 miliardi al mese, con un potenziale introito annuo di mille miliardi di dollari.




