l primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una breve dichiarazione a Washington esprimendo dolore per la caduta dei cinque combattenti uccisi nell’incidente di Beit Hanoun e facendo riferimento agli obiettivi di Israele nella Striscia di Gaza: «È un giorno difficile. Abbiamo perso cinque dei nostri eroici soldati. Lutto e dolore ci stanno colpendo, in ogni parte del Paese» aggiungendo: «siamo altrettanto determinati, non solo a inviare, ovviamente, le nostre condoglianze alle famiglie, che abbracciamo, ma anche a portare a termine i nostri obiettivi di guerra a Gaza: liberare tutti i nostri ostaggi, eliminare le capacità militari e governative di Hamas e, naturalmente, garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele».
«Questo significa che Hamas non può esistere. Dobbiamo capirlo. Questa non è una cosa che diciamo così, ma che poi non succederà. Richiede una strategia specifica, che non approfondirò qui. Richiede determinate mosse, alcune dolorose [per noi, ndr] e altre molto dolorose per Hamas, ma il risultato finale sarà il rilascio di tutti i nostri ostaggi e la sottomissione e lo smantellamento di Hamas». Un messaggio forte e chiaro, quello di Netanyahu, che poi ha concluso: «Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele, e noi non abbiamo ancora portato a termine il lavoro».