Trump dà una proroga sui dazi: accordi entro il primo agosto

di Redazione ETI/Austin Alonzo
8 Luglio 2025 6:44 Aggiornato: 8 Luglio 2025 6:46

Donald Trump ha firmato lunedì un ordine esecutivo per prorogare il termine delle negoziazioni sui dazi. Nella giornata del 7 luglio, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva anticipato ai giornalisti che Trump avrebbe siglato il provvedimento, spostando la scadenza dal 9 luglio al 1° agosto.
La proroga si inserisce in un contesto in cui l’amministrazione americana sta intensificando la pressione sui partner commerciali per stipulare accordi commerciali bilaterali. Pressione a cui i partner stessi (Ue in primis) stanno rispondendo facendo di tutto per trovare un punto d’incontro.

Durante la stessa conferenza stampa, la portavoce della Casa Bianca ha comunicato che gli Stati Uniti invieranno lettere ad almeno 12 Paesi per informarli sugli aggiornamenti alla politica doganale. Prima della conferenza, Trump aveva pubblicato sul suo account Truth il contenuto di due lettere indirizzate a Giappone e Corea del Sud, nelle quali fissava il dazio al 25%. Nelle ore successive, ha reso pubbliche altre lettere destinate ai capi di Stato di Kazakistan, Laos, Malesia, Myanmar (già Birmania) e Sudafrica. In queste, il dazio è stato stabilito al 25% per Kazakistan e Malesia, al 30% per il Sudafrica e al 40% per Laos e Myanmar.
Rispetto a quelli di aprile, i dazi per Kazakistan, Laos e Myanmar risultano leggermente inferiori, quello per la Malesia è aumentato di un punto percentuale, mentre per il Sudafrica è rimasto invariato.

Finora, il periodo di negoziazione ha portato alla conclusione di nuovi accordi commerciali con Cina, Regno Unito e Vietnam. Sempre il 7 luglio, il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva dichiarato che gli Stati Uniti ritenevano di poter fare degli annunci prima della precedente scadenza di mercoledì: «Molti hanno cambiato atteggiamento riguardo alle negoziazioni. Ieri sera la mia casella di posta era piena di nuove offerte e proposte», aveva detto Bessent in un’intervista a Cnbc. Il 6 luglio, in un post su Truth, Trump aveva annunciato l’intenzione di aumentare i dazi sui Paesi Brics in risposta alle loro posizioni «antiamericane».


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