«Il fallimento dei referendum voluti dalla Cgil di Landini, dal M5s, dalla sinistra radicale, a cui si è accodato il Pd che ormai è diventato la brutta copia di Avs e dei Cinque stelle, è una buona notizia per l’Italia. Dimostra che gli italiani hanno archiviato definitivamente lo scontro tra lavoratori e imprenditori che si voleva riproporre. Pur rispettando chi ha votato e ha fatto scelte diverse dalla nostra rimaniamo convinti che non è in questo modo che si contribuisce alla modernizzazione dell’Italia e che si fa il bene dei lavoratori».
Lo afferma in una nota Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati e portavoce nazionale di Forza Italia. «La nostra linea è diametralmente opposta e parla di collaborazione tra lavoratori e imprenditori nella consapevolezza, come abbiamo sancito nella legge appena varata dal parlamento, che il meglio viene fuori non dallo scontro ma dalla collaborazione anche nella gestione delle imprese. Siamo soddisfatti che la stragrande maggioranza degli italiani non abbiano raccolto la chiamata della sinistra e della Cgil anche contro il governo. Un grave errore che ha così finito inevitabilmente per rafforzarlo», spiega. «Infine bene che sia anche fallito il referendum sulla cittadinanza. Dimezzare i tempi di rilascio della cittadinanza e non collegarla al percorso scolastico è esattamente l’opposto della nostra proposta depositata in parlamento e che sarebbe la migliore per conseguire l’obiettivo di integrare solo chi ha veramente voglia di diventare italiano dopo un ciclo di studi di almeno 10 anni», aggiunge. «Insomma buone notizie per Forza Italia e il governo che ci consentono di proseguire speditamente al Governo del Paese per fare quelle riforme che sono veramente utili a migliorare le condizioni del lavoro nel nostro Paese», conclude Nevi.