Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato su X: «La tragedia avvenuta a Rieti suscita sgomento e rabbia. Una vittima innocente ha perso la vita in circostanze assurde, per mano di sedicenti tifosi che in realtà sono soltanto teppisti in cerca di una scusa per creare violenze e disordini: delinquenti che non hanno nulla a che fare con la passione e i valori su cui si basa lo sport, tanto più una nobile disciplina come la pallacanestro».
Le Forze di polizia, prosegue Piantedosi, con la «consueta professionalità, sono impegnate a individuare i responsabili per assicurarli all’autorità giudiziaria, ma nemmeno la condanna definitiva dei colpevoli potrà mai attenuare il dolore suscitato da questo ignobile delitto». Il ministro ha poi sottolineato quanto questa vicenda dolorosa rilanci la «necessità di riaffermare una autentica cultura del rispetto dell’avversario e dell’interlocutore, laddove invece sembrano proliferare comportamenti violenti e aggressivi da parte di chi si sente al di sopra delle regole pur di imporre in ogni modo propri convincimenti e interessi».