Un tribunale blocca i dazi di Trump, ora la palla è alla Corte Suprema

di Redazione ETI
30 Agosto 2025 9:00 Aggiornato: 30 Agosto 2025 17:31

Una corte d’appello statunitense ha sentenziato il 29 agosto che la maggior parte dei dazi imposti dal presidente Donald Trump è illegale per eccesso di autorità. I giudici hanno però consentito che i dazi restino in vigore, rimandando il caso a un tribunale di grado inferiore. La corte d’appello ha confermato una sentenza emessa all’inizio dell’anno dal Tribunale del commercio internazionale.

«La legge attribuisce al presidente un’autorità significativa per intraprendere diverse azioni in risposta a un’emergenza nazionale dichiarata, ma nessuna di queste azioni include esplicitamente il potere di imporre dazi, imposte o simili, né il potere di tassare», ha affermato la corte. La corte ha inoltre osservato che appare «improbabile che il Parlamento federale, nell’approvare l’Ieepa, intendesse discostarsi dalla propria prassi passata e concedere al presidente un’autorità illimitata per imporre dazi».

La sentenza, emessa ieri, non entrerà in vigore prima del 14 ottobre, concedendo così all’amministrazione Trump il tempo di presentare ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti.
Donald Trump sta usando i dazi come  mezzo per correggere le «condotte commerciali sleali» da parte dei partner commerciali degli Stati Uniti e riportare la produzione manifatturiera sul suolo nazionale, oltre che per contrastare il traffico di droga dalla Repubblica Popolare Cinese e l’immigrazione clandestina.
Il presidente degli Stati Uniti ha reagito alla notizia su Truth, affermando che porre fine ai dazi «distruggerebbe letteralmente gli Stati Uniti d’America», ma esprimendo al contempo fiducia che la sua battaglia per i dazi avrà successo alla Corte suprema. «Gli Stati Uniti non tollereranno più enormi deficit commerciali, dazi ingiusti e barriere commerciali non doganali imposte da altri Paesi, amici o nemici, che minano il lavoro dei nostri produttori, agricoltori e di tutti gli altri» ha commentato Trump.

L’8 agosto, il presidente americano ha lanciato l’allarme sulle gravi conseguenze economiche in caso di blocco dei dazi da parte del tribunale, scrivendo sui social: «Sarebbe come nel 1929, una grande depressione».
In aprile, Trump ha dichiarato un’emergenza nazionale, considerato che gli Stati Uniti da decenni importano molto più di quanto esportino, e spiegando che il persistente deficit commerciale sta minando la capacità manifatturiera e la capacità militare statunitensi.

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