Trump ha messo fine alle speculazioni su un possibile terzo mandato e ha indicato il vice presidente JD Vance e il ministro degli Esteri Marco Rubio come i possibili successori del Presidente nel 2028.
Domenica, durante un’intervista a Meet the Press di Nbc, Trump è stato incalzato sulla possibilità di ricandidarsi per un terzo mandato, nonostante il divieto costituzionale. «Molte persone vendono cappellini con la scritta Trump 2028, ma non è nei miei progetti», ha risposto. «Punto a quattro anni di successi, poi passerò il testimone a un altro grande repubblicano per portare avanti il programma».
Trump ha riconosciuto i limiti costituzionali per un terzo mandato. Il 22esimo emendamento della Costituzione statunitense stabilisce che un presidente non possa essere eletto più di due volte. «Per quanto ne so, non è permesso. Non so se sia una questione costituzionale o altro» ha detto, aggiungendo che quattro anni sono sufficienti per realizzare il suo programma politico.
A gennaio, il deputato repubblicano del Tennessee, Andy Ogles, ha presentato una risoluzione congiunta alla Camera per emendare la Costituzione e consentire a Trump un terzo mandato. «È fondamentale fornire al Presidente Trump ogni risorsa necessaria per correggere i disastri dell’amministrazione Biden», ha scritto Ogles nella sua dichiarazione. «Trump ha dimostrato più volte la sua lealtà verso il popolo americano. Si è dedicato a risollevare la repubblica e salvare il Paese, e noi dobbiamo fare tutto il possibile per sostenerlo». Tuttavia, la proposta di Ogles non ha guadagnato molto sostegno in l Parlamento, soprattutto dopo la conferma di Trump arrivata domenica, quando ha dichiarato di non volere un terzo mandato.
Il Presidente americano ha suggerito che JD Vance potrebbe prevalere in una primaria repubblicana grazie alla notorietà del suo ruolo attuale. Alla domanda se Vance sarebbe «in cima alla lista» per sostituirlo, Trump ha risposto: «Potrebbe benissimo esserlo» pur riconoscendo che molti altri esponenti repubblicani sono altrettanto qualificati.
Tra gli altri possibili candidati c’è in prima fila Marco Rubio, che ricopre due ruoli di spicco nell’amministrazione Trump: come ministro degli Esteri, Rubio è il principale diplomatico del Paese. Recentemente, il presidente lo ha nominato anche consigliere per la Sicurezza nazionale ad interim, in attesa della conferma di Mike Waltz ad ambasciatore americano alle Nazioni Unite. «Marco Rubio è incredibile», ha scritto il Presidente su Truth. «Quando ho un problema, chiamo Marco, e lui lo risolve».