Israele ha smentito di aver sparato sui palestinesi presso un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Gaza, e ha poi accusato Hamas di aver aperto il fuoco nella zona. Mentre il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che il 1° giugno oltre 30 palestinesi sono stati uccisi e circa 170 feriti nel sud di Gaza, vicino a un sito di distribuzione alimentare, e che l’esercito israeliano ha sparato sulla folla riunita per ricevere aiuti.
Israele ha respinto le accuse in un post su X: «Nelle ultime ore sono circolate delle false notizie, incluse gravi accuse contro le Forze di Difesa Israeliane riguardo agli spari sulla folla di Gaza vicino al centro di distribuzione di aiuti umanitari». L’esercito israeliano ha precisato che, secondo un’indagine preliminare, i militari israeliani non hanno «aperto il fuoco su civili e le notizie in tal senso sono false», sottolineando che collaborano con la Gaza Humanitarian Foundation, organizzazione umanitaria sostenuta dagli Stati Uniti, e con altre organizzazioni umanitarie internazionali per garantire la «distribuzione di aiuti ai residenti di Gaza, non a Hamas». La Gaza Humanitarian Foundation è stata creata quest’anno da Israele per fornire aiuti ai civili palestinesi a Gaza. Ma il 25 maggio, il direttore esecutivo, Jake Wood, si è dimesso, affermando che il piano non poteva essere attuato rispettando «i principi umanitari di umanità, neutralità e indipendenza» che lui è determinato a rispettare. Wood, ex cecchino dei Marines americani (e quindi esperto di operazioni in zona di guerra) era stato nominato due mesi prima. Non ha fornito ulteriori dettagli.
Il 2 giugno, la Croce Rossa ha riferito che l’ospedale da campo di Rafah, con 60 posti letto, ha ricoverato «179 feriti, tra cui donne e bambini», la maggior parte presentava «ferite da arma da fuoco o schegge». Ventuno persone sono state dichiarate morte all’arrivo, tutte provenienti dal centro umanitario. «È il numero più alto di feriti da armi da fuoco in un singolo incidente da quando l’ospedale da campo è stato istituito oltre un anno fa, superando inoltre di gran lunga la sua capacità».
Da marzo, Israele ha limitato gli aiuti a Gaza, accusando Hamas di sfruttarli per finanziare le proprie operazioni militari. Il 22 maggio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver discusso con gli alleati americani di alcune misure «per impedire a Hamas di impossessarsi degli aiuti», elaborando insieme «una strategia per raggiungere questo obiettivo».
Il conflitto a Gaza è iniziato il 7 ottobre 2023, quando i terroristi guidati da Hamas hanno attraversato il confine con Israele, uccidendo circa 1.200 persone e sequestrandone oltre 250 nella striscia di territorio sotto il loro controllo. Secondo i dati di questo mese del ministero della Salute di Gaza, il conflitto ha causato almeno 52 mila 800 morti palestinesi, tra combattenti e civili.