Russia, irruzioni nelle case dei praticanti del Falun Gong

di Eva Fu
4 Maggio 2024 12:47 Aggiornato: 27 Gennaio 2025 15:45

Il 3 maggio le autorità russe hanno fatto irruzione nelle case di cinque praticanti della disciplina spirituale del Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) arrestandone quattro in base a una legge contro lo «svolgimento di attività da parte di un’organizzazione indesiderabile».

Le perquisizioni domiciliari condotte dalla polizia di Mosca sono l’ultima escalation di una campagna di persecuzione fatta di libri proibiti, violenze e interrogatori. Il Falun Gong è una pratica di meditazione tradizionale cinese radicata nei principi di verità, compassione e tolleranza. È praticata liberamente in tutto il mondo, ma non in Cina, dove è ferocemente perseguitata dal 1999. Ciononostante, nel descrivere il Falun Gong i mas media russi ripetono le falsità della macchina della propaganda dell’alleata dittatura cinese. 

Cina e Russia hanno stretto un’alleanza, definita «senza limiti», nel febbraio 2022, raggiungendo una serie di accordi strategici. Ma la crescente dipendenza del Cremlino dalla Cina a quanto pare si sta traducendo anche in una nuova persecuzione contro Falun Gong in Russia: «I praticanti agiscono legalmente, nell’ambito una libera associazione regolarmente registrata», spiega un praticante della Falun Dafa di Mosca, che ha richiesto l’anonimato per ovvi motivi di sicurezza personale.

L’incidente ha attirato anche l’attenzione della Casa Bianca: «Siamo preoccupati per questo, sia che avvenga in Cina o in Russia o in altre parti del mondo», ha dichiarato un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, «gli Stati Uniti continuano a parlare contro la persecuzione religiosa, inclusa quella del Falun Gong».

La legge usata per giustificare le irruzioni («svolgimento di attività di un’organizzazione indesiderabile») è in vigore dal 2015 ed è sfruttata dal regime russo per colpire oltre cento organizzazioni, oltre a giornalisti e attivisti per i diritti umani, e prevede una pena fino a sei anni di reclusione.

«È spaventoso che le autorità russe arrestino i praticanti del Falun Gong semplicemente perché vogliono meditare, studiare gli insegnamenti del Falun Gong e applicarne i principi nella vita quotidiana», ha dichiarato Levi Browde, direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center, «imploriamo le autorità russe di resistere a qualsiasi pressione da parte del Partito Comunista Cinese, e di proteggere i diritti e la libertà dei loro cittadini».

Il Falun Gong è praticato liberamente in oltre 100 Paesi del mondo. Solo la Cina comunista, e ora anche la Russia, perseguitano il Falun Gong.

Estratto da: Amid Closer Ties With China, Russia Raids Homes of Falun Gong Practitioners

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