Lee Jae-myung promette aumento spesa militare della Corea del Sud

di Agenzia Nova
26 Agosto 2025 12:04 Aggiornato: 26 Agosto 2025 15:32

Il presidente della Corea del Sud Lee Jae-myung, in risposta alle crescenti minacce regionali, ha promesso di incrementare la spesa per la difesa e rendere il Paese un partner più proattivo dell’alleanza con gli Stati Uniti. Prendendo la parola allo Statesmen’s Forum organizzato dal centro studi Center for Strategic and International Studies a Washington, Lee ha promesso la creazione di una «forza armate intelligente ed elitaria», e ha sottolineato che l’impegno difensivo della Corea rimarrà «ferreo». «Attraverso il vertice (di ieri) con il presidente Donald Trump, abbiamo concordato di modernizzare l’alleanza Corea-Usa in linea con l’evoluzione del contesto di sicurezza e di aprire un nuovo capitolo centrato sulla promozione dei nostri interessi nazionali», ha detto il presidente coreano. Lee ha aggiunto che «la posizione difensiva combinata e il contributo della Corea alla stabilità regionale cresceranno grazie a maggiori investimenti».

Sulla Corea del Nord, Lee ha ribadito l’impegno alla denuclearizzazione della penisola coreana e al Trattato di non proliferazione nucleare, definendo il programma nucleare nordcoreano «un’eredità irrisolta del passato. L’adesione della Penisola coreana alla denuclearizzazione è cruciale per la pace globale e coerente con gli interessi di entrambe le Coree». Riguardo alla gestione delle tensioni con il Nord, Lee ha definito Pyongyang «un vicino povero ma agguerrito». Aggiungendo: «In pochi anni il numero di testate nucleari della Corea del Nord è più che raddoppiato e la sua capacità di produrre materiale fissile è cresciuta in modo drammatico. Sono ora a un passo dal completare la tecnologia di rientro per missili balistici intercontinentali che potrebbero presto colpire il territorio statunitense». Lee ha inoltre sottolineato l’importanza della cooperazione trilaterale con il Giappone per affrontare le provocazioni di Pyongyang, tornando a definire Tokyo «un vicino con cui condividiamo lo stesso cortile» e un partner indispensabile dell’alleanza.

Per quanto riguarda la politica di Seul nei confronti di Cina e Usa, Lee ha affermato: «Rimaniamo nel quadro guidato dagli Usa, mantenendo solo legami essenziali e pratici con la Cina per la nostra vicinanza geografica». Commentando la situazione politica interna, infine, il presidente coreano ha citato il recente passato, incluso l’impeachment del suo predecessore Yoon Suk Yeol: «In Corea, decine o centinaia di migliaia di cittadini si sono radunati in protesta, senza fuoco, distruzione o violenza. Due volte in otto anni il potere politico è stato ribaltato non con la forza, ma con canto e danza. Nessun altro Paese al mondo ha un simile record». «La leadership in tempi divisi significa non tracciare linee né costruire muri – ha concluso – significa incontrare le persone dove sono e continuare la conversazione. Se questi sforzi sono sinceri, le sfide possono essere risolte, almeno in Corea del Sud».

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