Israele ordina nuovi raid: Hamas non rispetta gli accordi

di Redazione ETI
29 Ottobre 2025 0:21 Aggiornato: 29 Ottobre 2025 0:21

Israele ha ordinato nuovi attacchi sulla Striscia di Gaza, accusando Hamas di aver violato la tregua. «A seguito di consultazioni in ambito di sicurezza – dice il comunicato ufficiale del governo – il primo ministro Netanyahu ha ordinato all’esercito di colpire immediatamente la Striscia di Gaza». A essere colpite sono diverse zone della Striscia, comprese Gaza City e Deir al-Balah. La violazione di Hamas contestata da Israele è la mancata consegna dei corpi di diversi ostaggi rapiti dall’organizzazione terroristica il 7 ottobre 2023 e poi uccisi successivamente.

Hamas avrebbe dovuto consegnare tutte le salme entro il 13 ottobre, ma tredici non sono ancora state restituite; per difficoltà nel ritrovarle in mezzo alle macerie, dice Hamas, per la volontà di trattenerle ancora, dice Israele.

Il nuovo attacco ordinato da Israele segue una riunione di Gabinetto convocata da Netanyahu dopo che le autorità israeliane hanno stabilito che Hamas ha mentito sui resti di Ofir Tzarfati, ostaggio morto di cui i resti erano già stati rimpatriati quasi due anni fa.  Non è la prima volta che Hamas consegna resti  dichiarando un’identità falsa: lo scorso 15 ottobre le autorità israeliane avevano stabilito che altri resti non corrispondevano a nessuno dei 28 ostaggi morti.

A ulteriore motivazione dell’attacco israeliano, sono inoltre emerse notizie di spari contro i soldati israeliani operativi nella zona della città di Rafah, nel sud di Gaza. Hamas ha negato ogni coinvolgimento.
Il 19 ottobre, l’esercito israeliano aveva annunciato di aver colpito obiettivi in tutto il territorio dopo essere stato attaccato con colpi d’arma da fuoco e un missile anticarro, sempre vicino a Rafah. Le brigate Al-Qassam, ala armata di Hamas, avevano negato qualsiasi responsabilità. Nella scorsa fine settimana, le forze israeliane avevano anche condotto un raid aereo contro miliziani della jihad islamica palestinese – una delle varie formazioni terroristiche di Gaza – sospettata di pianificare nuovi attacchi.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha più volte ammonito Hamas a rispettare la tregua. La scorsa settimana, il Comando centrale statunitense, che sovrintende alle operazioni militari Usa in Medio Oriente, ha annunciato la creazione di un nuovo Centro di coordinamento civile-militare, che svolgerà attività di osservazione del rispetto della tregua e di coordinamento con nazioni partner, agenzie e organizzazioni impegnate in aiuti umanitari, logistici e di sicurezza a Gaza.

Intervistato ieri, il vicepresidente americano JD Vance ha ridimensionato l’importanza degli scontri successivi alla firma della tregua, dicendo che ci possono essere «piccoli scontri qua e là», e puntualizzando: «Sappiamo che Hamas, o qualche altra formazione a Gaza, ha attaccato un soldato israeliano. Ci aspettiamo che Israele risponda, ma io credo che la pace voluta dal presidente reggerà».


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