Israele e Usa preparano la deportazione dei palestinesi da Gaza alla Libia?

di Artemio Romano/Epoch Israele
20 Agosto 2025 16:59 Aggiornato: 20 Agosto 2025 18:16

Da mesi, la Libia starebbe conducendo colloqui segreti con Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, per esaminare la possibilità di assorbire “centinaia di migliaia di palestinesi” dalla Striscia di Gaza, ha riferito stasera la Testata londinese filo-qatariota Middle East Eye. Secondo l’articolo, Ibrahim Dabiba, consigliere per la sicurezza nazionale della Libia e parente del primo ministro Abdel Hamid Dabiba, starebbe (il condizionale è assolutamente d’obbligo) promuovendo un accordo con i rappresentanti israeliani attraverso «colloqui sotto traccia» e in coordinamento con l’amministrazione Trump. Nell’ambito dell’accordo, la Libia accoglierebbe i palestinesi di Gaza e, in cambio, Washington sbloccherebbe circa 30 miliardi di dollari di fondi statali libici congelati negli Stati Uniti dal 2011, ai tempi della rivolta contro Muammar Gheddafi.

Sempre secondo l’articolo di Middle East Eye, si tratterebbe di un’iniziativa americana volta a creare una «soluzione regionale» per l’insediamento dei residenti della Striscia di Gaza in un Paese terzo. Ma tutto sarebbe “segretissimo” (tranne che per i giornalisti, evidentemente), visto che nemmeno il Parlamento libico sarebbe stato informato dei colloqui, per timore che la divulgazione dei dettagli potesse causare proteste di piazza in Libia, un Paese da anni ideologicamente associato alla questione palestinese.

Fonti arabe ed europee citate da Middle East Eye dicono che il meccanismo per l’attuazione dell’accordo non sarebbe ancora stato concordato, ma che Israele considererebbe la Libia un “obiettivo naturale” a causa del suo vasto territorio e della sua instabilità politica. «L’interesse di Tripoli è chiaro – dicono le fonti – Svincolare i fondi darà nuova linfa all’economia [libica, ndr] devastata, in cambio della partecipazione al piano di espulsione». Il primo ministro libico Abdel Hamid Dabibah, interpellato per un commento, ha negato tutto a Middle East Eye e ha affermato che il suo governo «non sarà complice del crimine di reinsediamento dei palestinesi». Ma pare sia una dichiarazione di facciata: fonti politiche libiche hanno confermato a Middle East Eye che sarebbero in corso colloqui con Israele.


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