Interrogazione Renzi a Nordio: la Polizia penitenziaria usa il software di Paragon?

17 Febbraio 2025 16:42 Aggiornato: 17 Febbraio 2025 16:42

«In merito allo scandalo Paragon, non è stato smentito che, oltre all’intelligence, non vi siano altri apparati dello Stato che abbiano in dote tale spyware, non indicando nello specifico quali sarebbero i clienti italiani di Paragon solutions». È quanto si legge in una interrogazione di Matteo Renzi e dei senatori di Italia viva rivolta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

«Pare fondamentale accertarsi dal ministro interrogato che la Polizia penitenziaria sia totalmente estranea all’utilizzo di Paragon e se così non fosse, si chiede di sapere quando e da chi sia stato firmato il contratto e quanto valga, sia l’importo dell’accordo; se risulti veritiero o meno che la Polizia penitenziaria abbia in dote e utilizzi tale spyware, se risulti veritiero che il Gruppo operativo mobile utilizzi una propria struttura di intercettazione e quante persone compongano l’ufficio incaricato di seguire le intercettazioni per la polizia penitenziaria e quante risorse economiche siano state utilizzate dalla stessa per gli strumenti di intercettazione negli ultimi tre anni», continua l’interrogazione.

«Se risulti veritiero che l’ex capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si sia dimesso e abbia indicato le ragioni del suo gesto in una lettera riservata inviata al ministro. Se in questa lettera e nella decisione delle dimissioni influiscano divergenze tra le vedute dell’ex capo del Dap e il sottosegretario Delmastro delle Vedove e la capo di gabinetto, Bartolozzi».

Agenzia Nova

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