Il “mistero” cinese dei bambini ritrovati morti privi organi

di Shawn Lin; Lynn Xu
16 Febbraio 2024 10:02 Aggiornato: 24 Gennaio 2025 16:54

Ogni anno in Cina scompaiono migliaia di giovani. Le sparizioni alimentano il sospetto che bambini e ragazzi siano vittime del racket cinese dei trapianti di organi.

I numeri esatti ancora non sono noti, ma nel 2013 è stato stimato che ogni anno in Cina scompaiono 200 mila bambini e adolescenti. Secondo un recente elenco che circola sui social media, dal 20 al 28 gennaio sono scomparse almeno dieci persone, di età compresa tra i 10 e i 35 anni. La metà erano adolescenti.

A sottolineare l’aumento delle sparizioni è una lista del novembre 2022, che riportava un totale di 21 sparizioni in quattro mesi. Le persone scomparse avevano un’età compresa tra gli 8 e i 17 anni. I genitori temono il peggio: che il corpo dei loro figli venga ritrovato senza organi. Un fatto sempre più frequente in Cina.

Cadavere di adolescente senza reni

Il 3 gennaio, un post su Weibo ha descritto il caso del quindicenne Xie Changyang, scomparso il 2 giugno 2022. Il corpo mutilato dell’adolescente è stato ritrovato in un fiume mesi dopo. Il post includeva un link a un video realizzato dal padre del ragazzo, che chiedeva giustizia. Il post è stato censurato, ma non prima di aver fatto il giro dei social media internazionali.

Il padre racconta che il giovane una mattina era uscito per andare a scuola e non era più tornato. La scuola è di norma gestita in modo rigido, gli studenti possono tornare a casa solo con il permesso. Ma il 2 giugno, gli studenti erano stati informati che potevano tornare a casa prima perché il giorno successivo ricorreva la festa delle barche drago. Stranamente, la scuola non aveva informato in anticipo i genitori.
Poiché nessuno dei due genitori poteva accompagnare Xie a casa da scuola, il ragazzo aveva detto alla madre che sarebbe tornato a casa in autobus. Questo è stato l’ultimo contatto dei genitori con lui.

I genitori avevano denunciato la scomparsa del figlio il giorno successivo. Venti giorni dopo, la polizia aveva annunciato di non aver scoperto nulla e che avrebbe chiuso l’indagine. Sei mesi dopo, in seguito a ripetute suppliche della famiglia del ragazzo scomparso, la polizia ha accettato di riaprire l’indagine.
Nel maggio 2023, la polizia ha comunicato al padre di Xie che un riscontro del Dna aveva identificato un corpo mutilato trovato in un fiume  alcuni mesi prima come suo figlio.

Il corpo era privo della testa, del collo e degli arti, e mancavano entrambi i reni. Secondo il rapporto, la testa, il collo e gli arti «si erano naturalmente staccati durante la decomposizione» e veniva esclusa la possibilità di una morte violenta.

Ma il padre sospetta che la polizia stia nascondendo la vera causa della morte: «Il corpo è rimasto in acqua per molto tempo; vi è stato gettato o è caduto da solo?».

Vittima per un gruppo sanguigno raro

La sera del 14 ottobre 2022, il quindicenne Hu Xinyu scompare dal suo collegio nella provincia cinese di Jiangxi. La polizia locale e migliaia di volontari lo cercano senza successo.

Fotografie di Hu Xinyu, tra cui un'immagine catturata da una telecamera di sicurezza della scuola poco prima della scomparsa dell'adolescente. (Foto Wiki)
Fotografie di Hu Xinyu, tra cui un’immagine ripresa da una telecamera di sicurezza della scuola poco prima della scomparsa dell’adolescente (Foto Wiki)

Dopo tre mesi, la polizia annuncia che Hu si era suicidato impiccandosi con i lacci delle scarpe a qualche centinaio di metri dalla scuola. Il commentatore Zhou Xiaohui ha citato alcuni funzionari del Partito Comunista Cinese secondo i quali Hu sarebbe stato vittima della sottrazione degli organi, e «questo non è un segreto». Secondo Zhou, la scuola, la polizia dello Jiangxi e la stampa sono tutti complici.

Attingendo a una serie di fonti, tra cui la famiglia di Hu e il suo diario, Zhou ha descritto in dettaglio la probabile cronologia del tragico caso, a partire da una visita scolastica che ha rivelato che l’adolescente aveva un gruppo sanguigno raro; per cui sarebbe finito nel mirino come fonte di organi per una persona potente che aveva bisogno di un trapianto. La scuola, secondo l’esperto, era molto probabilmente coinvolta nell’accordo, e osserva come Hu fosse stato ammesso alla scuola privata benché non avesse superato l’esame di ammissione.
Il prezzo pagato per gli organi di Hu sarebbe stato di 100 milioni di yuan, pari a 13 milioni di euro.

Pazienti morti cerebralmente e prelievo forzato di organi

Un gran numero di ospedali della Cina continentale è accusato di prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza, come gli aderenti al Falun Gong.

Il 2 gennaio, Chen Jingyu, specialista in trapianti di polmone e vicepresidente dell’Ospedale del Popolo di Wuxi, ha dichiarato in un post su Weibo che nel 2023 ha effettuato  370 trapianti di polmone, con una media di più di un trapianto al giorno. In precedenza il dottor Chen diceva che gli organi donati dai pazienti morti cerebralmente fossero «l’unica fonte di organi» dell’ospedale.

La morte cerebrale è generalmente definita come la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello. I pazienti deceduti cerebralmente sono di fondamentale importanza per il settore dei trapianti di organi. «Dal punto di vista del trapianto di organi, i pazienti cerebralmente morti sono corpi viventi», spiega Wang Zhiyuan, presidente dell’Associazione internazionale di indagine sulla persecuzione del Falun Gong: i pazienti deceduti cerebralmente dipendono da un ventilatore per mantenere la respirazione e il battito cardiaco per un certo periodo, dopo la perdita delle funzioni cerebrali e la cessazione della respirazione spontanea.

Dopo la morte cardiaca, gli organi diventano presto inadatti al trapianto a causa della mancanza di circolazione sanguigna. Per cui, sebbene i pazienti in morte cerebrale siano legalmente morti, la funzione cardiaca e polmonare viene fatta continuare con l’aiuto di macchine che mantengono gli organi vivi fino al momento in cui vengono rimossi dal corpo.

«Il Pcc ha formato un vero e proprio sistema di “prelievo da vivi” che uccide le persone, una filiera industriale nera» commenta Wang Zhiyuan «Il Pcc non può fermare questo sistema da solo, a causa degli enormi profitti in gioco. E non solo: la sua avidità sta aumentando e le vittime del prelievo forzato di organi stanno iniziando a essere anche le persone qualunque». Lo scenario è raccapricciante: ormai «chiunque, in Cina continentale, potrebbe essere ucciso dal regime per gli organi».

 

Estratto da: In China, Suspicions of Forced Organ Harvesting Shroud a Long List of Missing Teens

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