L’Unione Europea ha già predisposto una raffica di dazi per 21 miliardi di euro sulle merci statunitensi, in caso di mancato accordo commerciale con Washington. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un’intervista pubblicata dal quotidiano Il Messaggero. Sabato, il presidente statunitense Donald Trump ha parlato della possibilità di imporre un dazio del 30% sulle importazioni da Messico e Ue a partire dal 1° agosto, visti i tentativi di negoziati non soddisfacenti con i principali partner commerciali americani.
Tajani ha anche suggerito che, per sostenere l’economia dell’eurozona immettendo denaro nel sistema, la Banca Centrale Europea dovrebbe valutare un nuovo programma di acquisto di titoli di Stato – il cosiddetto “quantitative easing” – e ulteriori tagli ai tassi di interesse. L’Unione Europea ha annunciato che prolungherà la sospensione delle contromisure ai dazi Usa fino ai primi di agosto, continuando a puntare su una soluzione negoziata. Tajani ha precisato che i il pacchetto-dazi da 21 miliardi di euro già pronto, potrebbe essere seguito da una seconda raffica di ritorsioni verso gli Stati Uniti, qualora Bruxelles non riuscisse a trovare un accordo con Washington, ma si è detto fiducioso sulla possibilità di progressi nei negoziati. «I dazi danneggiano tutti, a partire dagli Stati Uniti» ha commentato il ministro degli Esteri, quasi a sottintendere di aver “visto il bluff” di Donald Trump, «se i mercati azionari crollano, a rischio ci sono le pensioni e i risparmi degli americani». Tajani ha poi poi aggiunto che l’obiettivo dovrebbe essere «zero dazi» e un mercato aperto tra Canada, Stati Uniti, Messico ed Europa.
Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha dichiarato lunedì che Washington e Bruxelles starebbero avvicinandosi a un esito soddisfacente per entrambe le parti.




