Arabia Saudita: lo Stato palestinese è imprescindibile per la pace con Israele

di Redazione ETI/Epoch Israele
29 Luglio 2025 15:29 Aggiornato: 29 Luglio 2025 15:30

Il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan ha dichiarato che «per il Regno dell’Arabia Saudita, la normalizzazione con Israele può essere raggiunta solo attraverso la creazione di uno Stato palestinese». Bin Farhan ha rilasciato questa dichiarazione ieri durante una conferenza stampa tenutasi alle Nazioni Unite insieme al suo omologo francese, Jean-Noël Barrow, nel primo giorno di una conferenza sulla soluzione dei “due Stati”. Ben Farhan ha poi precisato: «questa posizione rimane immutata e si basa sulla ferma convinzione che solo attraverso la creazione di uno Stato palestinese e solo affrontando i legittimi diritti del popolo palestinese all’autodeterminazione, potremo raggiungere una pace duratura e una vera integrazione nella regione». E ancora: «Non c’è credibilità nel parlare di normalizzazione delle relazioni quando a Gaza ci sono costantemente morte, sofferenza e distruzione». La rete televisiva francese France 24 ha citato Barrow, il quale ha a sua volta affermato, nella stessa conferenza stampa, che «solo una soluzione politica a due stati aiuterà a soddisfare le legittime aspirazioni di israeliani e palestinesi a vivere in pace e sicurezza».

Le osservazioni di Ben Farhan e Barrow giungono sullo sfondo della dichiarazione del presidente francese Emmanuel Macron del 24 luglio, che esprimono la sua volontà di riconoscere uno Stato palestinese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. Macron vede inoltre la fine della guerra a Gaza come un primo passo funzionale alla creazione di una nazione sovrana palestinese. Dopo il raggiungimento della pace e la liberazione degli ostaggi, ha precisato infatti Macron «lo Stato di Palestina deve essere costruito […] e dovrà essergli consentito, dopo che avrà accettato la smilitarizzazione e il pieno riconoscimento di Israele, di partecipare alla sicurezza dell’intera regione del Medio Oriente. Non c’è altra alternativa».


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