Il regime cinese uccide altri 24 praticanti del Falun Gong

di Vincent Zhao
21 Giugno 2024 17:25 Aggiornato: 24 Gennaio 2025 16:54

Il leader del Partito comunista cinese vuole «distruggere completamente i praticanti del Falun Gong» e usa «ogni mezzo» per farlo. A dirlo è il parlamentare statunitense Chris Smith, dopo la recente notizia che ha accertato la morte di altri 24 praticanti del Falun Gong perseguitati dal regime per motivi religiosi.

«I decessi confermati recentemente sono uno nel 2003, uno nel 2015, uno nel 2019, uno nel 2020 e uno nel 2021, poi quattro nel 2023 e 15 tra gennaio e maggio 2024»; a maggio 71 aderenti al Falun Gong sono stati condannati per motivi religiosi, secondo il sito Minghui.org; 34 sono di età superiore ai 60 anni.

A causa delle difficoltà nell’ottenere informazioni dalla Cina comunista, i numeri reali delle vittime sono probabilmente superiori a quelli confermati.

Il Falun Gong, o Falun Dafa, è una pratica spirituale tradizionale che unisce la meditazione a insegnamenti morali basati sui principi di verità, compassione e tolleranza. La pratica ha guadagnato popolarità in Cina negli anni ’90 fino al 1999, quando almeno 70 milioni di persone la praticavano, secondo i dati ufficiali del regime cinese stesso.

Una popolarità  vista come una minaccia dal Pcc, che nel 1999 ha sferrato una feroce persecuzione. Da allora, secondo il Falun Dafa Information Center, diversi milioni di cinesi sono stati imprigionati nei centri per il lavaggio del cervello e nei campi di lavoro forzato del regime.

Tra i praticanti deceduti risulta Liu Dianyuan, un anziano di 86 anni condannato nel 2016 a 11 anni di prigione; l’uomo era costretto ai lavori forzati per oltre 10 ore al giorno, era stato picchiato e persino messo in isolamento per dieci mesi. Quando, nel 2008, era stato rilasciato, l’anziano era ridotto «pelle e ossa» e «incapace di stare in piedi» e tossiva sangue.

Il deputato statunitense Chris Smith, presidente della Commissione esecutiva del Congresso sulla Cina, definisce Liu Dianyuan un’ennesima vittima del Pcc, e dice che il leader cinese Xi Jinping intende «distruggere completamente i praticanti del Falun Gong» usando «ogni mezzo», compreso il prelievo forzato di organi.

Nel 2019, un tribunale indipendente di Londra ha concluso che il prelievo forzato di organi in Cina è in atto da anni «su ampia scala», e  che la fonte primaria degli organi sono i praticanti del Falun Gong. Il regime cinese continua tuttora sistematicamente a uccidere i prigionieri di coscienza per rifornire l’industria illegale dei trapianti.

Il deputato Smith è il promotore di un disegno di legge che sanziona il Pcc per il prelievo forzato di organi. Nel marzo 2023, il disegno di legge è stato approvato alla Camera con 413 voti favorevoli e 2 contrari; al Senato deve ancora essere votato alla Commissione preposta.

«È in corso un genocidio contro i praticanti del Falun Gong. E la situazione sta peggiorando» ha detto il parlamentare a Epoch Times Usa, sottolineando che il regime cinese, oltre al Falun Gong, prende di mira anche cristiani, buddisti tibetani e uiguri.

 

Estratto da: Report Confirms 24 More Deaths of Falun Gong Practitioners Amid Ongoing Persecution in China

 

Consigliati