Il cattivo investimento della Cina sulle infrastrutture

25 Novembre 2015 17:12 Aggiornato: 24 Gennaio 2025 16:50

Le città fantasma in Cina sono la dimostrazione di come il Paese abbia sprecato migliaia di milioni di dollari in spesa per investimenti; ma queste città sono reali?

A parte qualche bella fotografia di strade deserte e centri commerciali vuoti, è stato difficile trovare dati effettivi su questo fenomeno. Almeno fino a quando la Banca Mondiale non ha pubblicato, di recente, un rapporto sull’urbanizzazione in Asia.

I risultati parlano chiaro: sì, la Cina ha sprecato migliaia di miliardi su progetti di urbanizzazione non utilizzati, nonostante 131 milioni di persone si siano mosse dalle campagne alle città dal 2000 al 2010.

La densità complessiva della popolazione nelle aree urbane in Cina è rimasta stabile in quel periodo, ma è distribuita in modo davvero poco uniforme nei diversi centri urbani, secondo un’analisi condotta da Pew Research Center, sulla base del rapporto della Banca Mondiale.

A Pechino ad esempio la densità di popolazione è aumentata, mentre circa 50 città si sono estese e hanno subito un calo demografico, secondo Pew: un fenomeno che è accaduto solamente in un’altra regione urbana in tutta l’Asia orientale. Lo scenario più comune è che i centri urbani sono diventati più densi.

In totale, il 62 per cento delle aree urbane in Cina con più di 100 mila persone sono diventate meno dense, rispetto al 9 per cento nel resto dell’Asia orientale.

«Nonostante l’enorme crescita della sua popolazione urbana, la densità di popolazione urbana della Cina (5.300 persone per chilometro quadrato nel 2010) è rimasta stabile, e inferiore alla media per la regione, a causa della rapida espansione spaziale urbana, e delle barriere anti-migrazione», riferisce il rapporto della Banca Mondiale.

E questo non include nemmeno città completamente vuote come Ordos nella Mongolia Interna.

«Prove aneddotiche e fotografiche dimostrano che queste città sembrano praticamente vuote, ma la loro popolazione è spesso troppo piccola per apparire nei dati della Banca Mondiale, o viene considerata parte di più grandi aree urbane», afferma l’analisi di Pew.

Che cosa significa tutto questo? La Cina ha spostato gran parte della sua gente verso le città, aumentandone la produttività, e mantenendo allo stesso tempo bassa la densità di popolazione.

Tuttavia, avendo pianificato l’intera operazione, piuttosto che lasciare che accadesse naturalmente, la Cina ha sprecato migliaia di milioni di dollari in spesa di investimento per infrastrutture e case, in luoghi dove nessuno vuole vivere: la prova di un cattivo investimento.

Articolo in inglese ‘Urbanization Data Shows China’s Bad Infrastructure Investment

Consigliati