Potebbero essere le ossa della Monna Lisa, la Gioconda di Leonardo. Un team di ricercatori che sta cercando di svelare la vera identità della misteriosa modella del dipinto di Leonardo da Vinci, afferma di aver rinvenuto lo scheletro della donna dall’enigmatico sorriso.
Alla fine di settembre, gli archeologi a lavoro a Firenze hanno dichiarato di possedere dei frammenti ossei che sicuramente sono appartenuti a Lisa Gherardini Del Giocondo — la donna che si pensa abbia posato per il famoso dipinto di Leonardo. Tuttavia, a causa del loro deterioramento, i resti non possono essere sottoposti a un test del Dna.
LA VITA E LA MORTE DE ‘LA GIOCONDA’
Fin dal 2011, il team di ricercatori ha lavorato per determinare attraverso la genealogia, la datazione al carbonio e la genetica la possibilità che la modella del dipinto possa essere Lisa Gherardini, oggi conosciuta come ‘La Gioconda’. La Gherardini era moglie di un mercante di seta fiorentino che nei primi anni del 1500 abitava di fronte alla casa di da Vinci, e si pensa che suo marito abbia commissionato a Leonardo un suo ritratto nel 1503.
Secondo Discovery News, la Gherardini morì vedova e venne probabilmente sepolta in una tomba all’interno del convento medievale di sant’Orsola a Firenze nel 1542. Durante la ricerca per trovare quella che poteva essere stata Lisa Gherardini, sono stati riesumati decine di corpi; la datazione al carbonio effettuata sui resti ha rivelato che tutti, fatta eccezione per uno, erano troppo anziani per essere Lisa Gherardini.
Secondo l’Express Tribune, lo storico e capo della ricerca, Silvano Vinceti, ha affermato che il lavoro è stato «un convergere di elementi, dagli esami antropologici ai documenti storici, che ci hanno permesso di concludere che i resti probabilmente appartengono a Lisa Gherardini». Tuttavia, in questo caso è impossibile dare una conferma, poiché i resti sono troppo deteriorati a causa dei secoli e dell’esposizione all’umidità all’interno della volta della sepoltura.
Se fosse stato possibile estrarre del Dna dai resti nel convento, gli scienziati li avrebbero potuti confrontare con il Dna dei figli della Gherardini, che sono stati sepolti nella tomba di famiglia. E non è stato nemmeno possibile effettuare una ricostruzione facciale sul cranio, in modo da verificare se combaci con il volto del ritratto.
SCETTICISMO
Non tutti sono soddisfatti delle recenti rivendicazioni e della ricerca, ritenuta una perdita di tempo e di risorse. In un articolo di Forbes, la bioarcheologa Kristina Killgrove ha definito la ricerca delle spoglie della Monna Lisa una «una trovata pubblicitaria, non scienza».
Scrive la Killgrove:«A detta di tutti, la Gherardini ha condotto una vita tranquilla, ordinaria, ed è un peccato che non possa avere una morte tranquilla e ordinaria. Non riesco a pensare a nessun motivo scientifico per versare così tanto denaro nello sforzo di cercare lo scheletro di una donna che ha posato per un dipinto (seppur famoso) […] Riesumare Lisa Gherardini e studiare le sue ossa sazierà il nostro bisogno di osteo-biografie di persone famose del passato. E quasi certamente porterà a Firenze molto più denaro da turismo, soprattutto se lo scheletro verrà esposto. Ma non darà nessun contribuito sostanziale alla medicina legale, all’archeologia e alla storia dell’arte. La ricerca condotta da Vinceti per disseppellire la ‘vera’ Monna Lisa non si fonda sulla metodologia della ricerca scientifica».
LA VERA IDENTITÀ
Nel corso degli anni, sono sorte diverse teorie riguardo la vera identità della modella della Monna Lisa, anche se la maggior parte degli esperti sono a favore della teoria su Lisa Gherardini. Da Vinci ha parlato una volta di un ritratto di una signora dipinto a Firenze «su richiesta del magnifico Giuliano de Medici», tuttavia non c’è nessuna connessione tra la famiglia Medici e Lisa del Giocondo, perciò si pensa che si riferisse a un’altra modella.
Lo storico e scrittore Maike Vogt-Lüerssen reputa che il soggetto fosse Isabella d’Aragona, duchessa di Milano, dato che da Vinci è stato pittore di corte per il duca di Aragona per undici anni.
Lo scrittore Angelo Paratico ipotizza che la modella fosse la madre stessa di da Vinci, che secondo quanto crede Paratico è stata una schiava cinese o mediorientale.
Il segreto del dipinto di da Vinci e della stessa Gherardini sembra più sfuggente che mai, e allo sguardo dell’inconfondibile modella il mistero calza proprio a pennello.
Ripubblicazione autorizzata. Articolo originale su Ancient Origins.