Sefcovic: ministro Commercio Wang presto a Bruxelles per colloqui su terre rare

di Agenzia Nova
22 Ottobre 2025 14:44 Aggiornato: 22 Ottobre 2025 14:44

Il commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, ha dichiarato ieri, 21 ottobre, d’aver invitato il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, a Bruxelles nei prossimi giorni per trovare «soluzioni urgenti» all’inasprimento dei controlli sulle esportazioni di terre rare da parte di Pechino. «Il ministro Wang Wentao ha accettato questo invito. Quindi, le nostre squadre s’impegneranno nell’ambito del dialogo sul controllo delle esportazioni, rafforzato dopo il vertice Ue-Cina tenuto a luglio», ha dichiarato Sefcovic in una conferenza stampa dopo una chiamata con Wang durata quasi due ore. Il commissario europeo per il Commercio ha affermato che Bruxelles non ha alcun interesse ad un aumento delle tensioni con la Cina, ma ha sottolineato che una soluzione rapida è «essenziale» per scongiurare un deterioramento delle relazioni. Pur definendo gli ultimi provvedimenti adottati da Pechino «ingiustificati e dannosi», Sefcovic ha affermato che la sua chiamata con Wang si è rivelata «costruttiva» e che entrambi hanno convenuto di intensificare i contatti.

Questo mese, Pechino ha annunciato che cinque elementi di terre rare medio-pesanti (olmio, tulio, europio, erbio e itterbio) – fondamentali nella produzione di magneti ad alte prestazioni, componenti per radar e satelliti, apparecchiature laser e computer quantistici – saranno aggiunti alla lista di materiali soggetti al controllo delle esportazioni. A partire dall’8 novembre, le spedizioni dei suddetti minerali – compresi leghe, ossidi, materiali e componenti che li contengono – richiederanno una licenza. Le restrizioni interesseranno anche il commercio di attrezzature e tecnologie utilizzate nell’estrazione, nella raffinazione e nella separazione degli elementi delle terre rare, nonché nella produzione di magneti contenenti tali minerali. A partire dal primo dicembre, saranno inoltre applicati controlli all’esportazione di prodotti realizzati all’estero che utilizzano tecnologie cinesi legate alle terre rare, nonché ai magneti permanenti e ad altri materiali che contengono elementi provenienti dalla Cina al di sopra di una determinata soglia. Il ministero del Commercio ha precisato che, «in linea di principio», saranno respinte tutte le richieste di esportazione destinate a entità militari straniere, a società incluse nella lista di controllo delle esportazioni o a loro controllate in cui la casa madre detenga una partecipazione pari o superiore al 50 per cento. Per quanto riguarda gli elementi utilizzati nella produzione di semiconduttori avanzati, il ministero ha aggiunto che le richieste saranno valutate caso per caso.


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