Mosca: ogni Stato Ue che tocca i beni russi congelati sarà perseguito

di redazione eti/Reuters
15 Settembre 2025 14:20 Aggiornato: 15 Settembre 2025 14:20

Chiaro e netto l’ultimo avvertimento da parte di Mosca: qualsiasi Stato europeo che tenti di confiscare i suoi beni, (l’Ue starebbe cercando di utilizzare i miliardi di dollari di beni russi congelati a sostegno dell’Ucraina) sarà perseguito. Gli Stati Uniti e i Paesi alleati hanno vietato transazioni con la banca centrale e il ministero delle Finanze russi dal 2022, bloccando di conseguenza i beni russi per un valore di circa 350 miliardi di dollari, principalmente titoli di Stato europei, americani e britannici custoditi in un deposito di valori mobiliari europeo.

Politico ha riferito che la Commissione Europea sta valutando l’idea di impiegare i beni russi presso la Banca Centrale Europea per finanziare un cosiddetto “prestito di risarcimento” (e cioè per le ricostruzioni dell’Ucraina martoriata dalla guerra) destinato a Kiev. Se dovesse accadere, la Russia «perseguirà gli Stati dell’Ue, così come i corrotti di Bruxelles e i singoli Paesi dell’Unione che tenteranno di appropriarsi delle nostre proprietà, fino alla fine del secolo». Queste le dure parole dell’ex presidente russo Dmitrij Medvedev, su Telegram. La Russia, aggiunge Medvedev, agirà contro gli Stati europei «con ogni mezzo possibile», in tutte le corti internazionali e nazionali, e attraverso le vie extragiudiziali.

Per Mosca quindi, qualsiasi confisca dei suoi beni equivarrebbe a un “furto” da parte dell’Occidente e minerebbe la fiducia nei titoli e nelle valute di Stati Uniti ed Europa. Ma gli Stati europei, al contrario, ritengono che la Russia sia responsabile della distruzione dell’Ucraina nella guerra più letale (in Europa) dalla Seconda Guerra Mondiale e che quindi Mosca deve risarcire i danni. Medvedev ha da poco dichiarato che la Russia annetterà ulteriori territori ucraini e colpirà le proprietà britanniche in tutto il mondo, dal momento che Londra ha annunciato di aver utilizzato 1 miliardo e 300 milioni di dollari, presi dai beni russi congelati, per acquistare armi destinate all’Ucraina.


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