Oltre 150 rappresentanti da ogni parte del globo visiteranno oggi il Cortina Sliding Centre, nel giorno conclusivo del Congresso della Federazione internazionale di bob e skeleton. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). Delegazioni provenienti da 46 nazioni diverse avranno l’occasione di ammirare un’opera che fino a un anno fa sembrava irrealizzabile e che oggi si presenta come simbolo concreto della determinazione italiana. Il serpentone ghiacciato di Cortina si mostra nella sua veste definitiva: coperture completate lungo l’intero tracciato, illuminazione integrale, tende per la ghiacciatura già installate per garantire il microclima ideale alla formazione del ghiaccio. Le strutture in carpenteria metallica alle partenze e agli arrivi, insieme alle aree chiave come la curva Sento, Bandion e il rettilineo Cristallo, sono pronte a svelare agli ospiti la solidità e la precisione di un’infrastruttura che sta rispettando, passo dopo passo, il cronoprogramma. L’omologazione ufficiale è attesa entro fine ottobre. Durante il congresso internazionale, è stato ricordato come questo impianto fosse percepito da molti come una “missione impossibile”: tempi stretti, complessità tecnica, scetticismo diffuso. Oggi, invece, la pista viene definita un’autentica “impresa all’italiana” – il Mit e Simico, in prima linea per la realizzazione delle opere, non frutto del caso, ma dell’impegno quotidiano di uomini e donne, di metodo e di sacrificio, guardano alla pista da bob come una prima dimostrazione della capacità del nostro Paese di affrontare le sfide più ardite con orgoglio e concretezza. L’Italia dimostra così, davanti agli occhi del mondo, che i Giochi Milano Cortina 2026 non saranno soltanto un evento sportivo, ma l’eredità di un’infrastruttura che rappresenta identità nazionale, ingegneria e coraggio.
