La Nave anfibia San Giusto, un’unità della Marina Militare italiana, ha fatto scalo nel porto di Tunisi dal 25 al 28 agosto, nel quadro della sua Campagna d’istruzione estiva 2025. Sotto il comando del Capitano di Vascello Salvatore D’Avena, la nave oltre al suo impiego per la sicurezza del Mediterraneo, sta fungendo da scuola galleggiante per gli allievi della seconda classe dell’Accademia Navale di Livorno. Lo scalo a Tunisi non è solo una tappa di un percorso formativo, ma un’occasione strategica che unisce l’addestramento pratico alla diplomazia. Costruita da Fincantieri e in servizio dal 1994, la San Giusto è una versatile unità da sbarco (LPD) che si adatta perfettamente al ruolo di nave-scuola, offrendo agli allievi l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite in aula. La Campagna d’Istruzione 2025 segna il ritorno di un’importante tradizione e ha l’obiettivo formare ufficiali completi, non solo sul piano tecnico e tattico, ma anche su quello culturale e umano.
Durante la sosta in Tunisia, l’Ambasciata d’Italia, in collaborazione con l’addetto per la Difesa, il capitano di vascello Matteo Cusimano, ha organizzato una serie di eventi. La nave ha accolto a bordo le autorità locali, rappresentanti della comunità italiana in Tunisia e i diplomatici delle missioni di Paesi amici accreditati nel Paese, ribadendo il ruolo della Marina Militare italiana non solo come strumento di difesa, ma anche come ambasciatrice dell’Italia nel mondo. L’ambasciatore Alessandro Prunas ha partecipato ieri al tramonto all’ammaina bandiera a bordo dell’unità anfibia. Accompagnato da Matteo Cusimano, il diplomatico è stato accolto dal comandante Salvatore D’Avena. Prunas ha incontrato ufficiali e giovani allievi della Marina Militare, che hanno avuto l’onore di accompagnare gli ospiti in uno spettacolare tour dell’imponente imbarcazione italiana.
La configurazione di uomini e mezzi trasportabili dal San Giusto varia a seconda della tipologia di missione. La nave anfibia è in grado di accogliere una compagnia d’assalto della Brigata Marina San Marco, 330 uomini con il relativo equipaggiamento bellico e logistico; fino a 34 veicoli corazzati leggeri per il trasporto di fanteria (VCC-1 e/o LVTP-7); tre motozattere per assalto in spiaggia (MEN) capaci di caricare in bacino e spiaggiare due mezzi corazzati alla volta ciascuna, tre motoscafi veloci d’assalto a propulsione idrogetto (MDN), 170 tonnellate di equipaggiamenti speciali di fuoco ed infine tre elicotteri tipo EH 101 sul ponte di volo attrezzati sia per il supporto di fuoco ad una operazione anfibia, sia per azioni di eli-sbarco. Queste elevate capacità di trasporto rendono l’unità anche molto versatile per operazioni di assistenza umanitaria, protezione civile, intervento in caso di calamità naturali nelle quali è stata più volte impiegata dalla Marina Militare.
La presenza del San Giusto a Tunisi rafforza la collaborazione bilaterale e il dialogo tra le due Marine, contribuendo alla stabilità e alla sicurezza della regione. Un’esperienza cruciale che forma i futuri ufficiali e consolida i legami tra le nazioni. Nel corso dell’anno, Italia e Tunisia sono impegnate fianco a fianco in diverse attività operative e formative. Queste includono esercitazioni congiunte, sessioni di addestramento interforze e scambi formativi presso accademie e centri specializzati. Un’attenzione particolare è dedicata alla formazione subacquea, con programmi specifici per la qualificazione di istruttori e operatori. La collaborazione si estende anche alla pianificazione e alla gestione di attività navali congiunte, come la ricerca e il soccorso e il controllo marittimo. Le due Marine condividono inoltre informazioni operative, anche attraverso la partecipazione attiva all’iniziativa di cooperazione 5+5 Difesa. Tutte queste attività non solo rafforzano il legame tra le due Nazioni, ma migliorano anche l’interoperabilità e la capacità di rispondere insieme alle sfide comuni.