La startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI, e la sua controllata X Corp. hanno fatto causa a Apple e OpenAI, la società proprietaria di ChatGPT, accusandole di pratiche monopolistiche e di un’illegittima intesa volta a dominare il settore dell’Ia nei dispositivi smartphone. La denuncia, depositata presso un tribunale federale in Texas, comprende complessivamente dieci capi d’imputazione. «i convenuti Apple e OpenAI hanno blindato i mercati per preservare i loro monopoli e impedire a innovatori come X e xAI di competere» recita il testo della richiesta danni miliardaria presentata dall’azienda di Musk.
Nel giugno 2024, Apple ha annunciato una collaborazione con OpenAI, integrando le funzionalità di ChatGPT all’interno della piattaforma iOS. Secondo la richiesta di risarcimento, questo «accordo esclusivo» ha reso gli utenti di iPhone dipendenti da ChatGPT, privandoli dell’accesso ad altri chatbot generativi basati su Ia, come Grok di xAI. E «i chatbot generativi basati su Ia, affinano i loro modelli attraverso un ciclo continuo di feedback. Un maggior numero di utenti genera più prompt, e un maggior numero di prompt – dice la richiesta di risarcimento – offre più opportunità per addestrare il modello, le cui funzionalità migliorate attirano a loro volta ancora più utenti».
I prompt di Ia utilizzati da milioni di utenti iPhone avvantaggiano esclusivamente ChatGPT, sostiene Musk, rendendo troppo difficile per i concorrenti crescere e innovare. «Apple si comporta in modo da rendere impossibile per qualunque azienda di Ia diversa da OpenAI, raggiungere il primo posto nell’App Store, il che rappresenta una palese violazione delle norme antitrust», ha dichiarato Musk su X in un post dell’11 agosto. Apple e OpenAI sono accusate di operare in violazione di diverse disposizioni della legge sulla concorrenza degli Stati Uniti.
Un portavoce di OpenAI ha commentato a Epoch Times Usa la richiesta danni di Musk nel modo seguente: «Questa ultima denuncia è in linea con il comportamento abituale di Musk, caratterizzato da continue molestie». Ad aprile, OpenAI aveva presentato una contro-denuncia nei confronti di Musk in un’altra causa, accusandolo di “condotta persecutoria”. La controversia era sorta dopo che Musk aveva fatto causa a OpenAI per aver tradito l’impegno a mantenere lo status di ente no-profit, sostenendo che la sua trasformazione in società a scopo di lucro avrebbe causato gravi danni al pubblico. La contro-denuncia di OpenAI accusava Musk di condurre una campagna «implacabile» contro OpenAI attraverso la stampa, e diffusa a oltre 200 milioni di persone sulla suo social media, X. Musk è noto per essere molto attivo sulla sua piattaforma, dove conta più di 220 milioni di follower.
Lo scorso aprile, un tribunale statunitense ha stabilito che Apple avesse violato un precedente ordine giudiziario che le imponeva di modificare le regole dell’App Store per consentire una maggiore concorrenza tra gli sviluppatori, deferendo il colosso tecnologico ai procuratori federali. Apple ha dichiarato che si sarebbe adeguata all’ordinanza, pur dissentendo dalla decisione del giudice. La sentenza era stata emessa nell’ambito di una controversia legale tra Apple e Epic Games, lo sviluppatore del popolare videogioco Fortnite, che aveva fatto causa a Apple nell’agosto 2020, dopo essere stata rimossa dall’App Store per aver offerto agli utenti un’opzione di pagamento alternativa agli acquisti in-app di Apple.