Donzelli: sull’Ucraina le divisioni non servono

di Agenzia Nova
26 Agosto 2025 9:17 Aggiornato: 26 Agosto 2025 9:17

In Ucraina «c’è uno spiraglio di pace. È semplice? No. E scontato? No, ma dobbiamo provarci. La premier ha avanzato la proposta di protezione prevista dall’articolo 5 della Nato. Ora per procedere nel tentativo non servono divisioni ma persone capaci di costruire tele diplomatiche, anche con i Paesi alleati dell’Unione». Lo ha detto il coordinatore di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, in un’intervista alla Stampa aggiungendo che «se oggi si può parlare di pace è grazie al coraggio degli ucraini che hanno resistito a tre anni e più di guerra e agli aiuti occidentali». Ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato la disponibilità di inviare truppe italiane a sostegno di un accordo di pace: «Siamo orgogliosi dei nostri uomini in divisa che nel mondo contribuiscono a missioni di pace. Se una volta trovato l’accordo fra Mosca e Kiev ci sarà bisogno di aiuto, sarà un ulteriore motivo di orgoglio. Ma non abbiamo alcuna intenzione di portare truppe in guerra». Quanto al riconoscimento dello Stato di Palestina: «E’ un obiettivo, ma non è il momento. Per arrivare all’obiettivo dei due popoli per due Stati il popolo israeliano deve poter vivere in sicurezza in uno Stato che non sia minacciato dai vicini. Riconoscere lo Stato di Hamas in questo momento non farebbe bene all’Autorità palestinese e ai palestinesi che hanno il diritto di vivere liberi da Hamas» ha concluso Donzelli.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times