Con una procedura non resa nota pubblicamente, il Pentagono ha negato all’Ucraina l’uso di missili a lungo raggio di fabbricazione statunitense contro obiettivi sul territorio russo. È quanto scrive il The Wall Street Journal citando fonti del dipartimento della Difesa a conoscenza del tema. L’amministrazione Trump, scrive la testata, si è opposta all’uso di «qualsiasi sistema missilistico tattico» prodotto negli Stati Uniti, respingendo anche una richiesta specifica fatta in tal senso da Kiev alla fine della scorsa primavera. Il veto, che ha «limitato le operazioni militari dell’Ucraina» è arrivato mentre la Casa Bianca era impegnata nel tentativo di convincere il Cremlino a dare il via a negoziati di pace. Il Pentagono avrebbe sviluppato un “meccanismo di revisione” che concede al segretario della Difesa, Pete Hegseth, l’ultima parola sulla possibilità di concedere all’Ucraina l’uso dei cosiddetti Atacms, così come delle armi – sempre di fabbricazione statunitense – fornite dagli alleati europei a Kiev. La manovra azzera di fatto la decisione presa nell’ultimo anno di mandato dall’ex presidente, Joe Biden, di concedere l’uso dei missili, la cui portata è di quasi 190 miglia.
