Le esportazioni cinesi negli Stati Uniti delle terre rare hanno registrato un ulteriore rialzo a luglio, raggiungendo il livello più alto dell’anno. Il mese scorso, secondo i dati pubblicati dall’Amministrazione generale delle dogane cinesi, la Repubblica Popolare Cinese ha esportato complessivamente 5 mila e 777 tonnellate di magneti permanenti a base di terre rare: un aumento del 72 per cento rispetto a giugno e del 7 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La Cina detiene quasi un monopolio sulla fornitura di terre rare, rappresentando il 61 per cento dell’estrazione mondiale e il 92 per cento della produzione di raffinazione, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia.
Ad aprile, il regime cinese ha ampliato i controlli sulle esportazioni per includere 7 dei 17 metalli delle terre rare, insieme ai magneti composti da 3 di questi elementi, sconvolgendo le filiere. In base alle normative del regime cinese. le aziende devono ottenere licenze speciali per esportare terre rare (una procedura che può richiedere fino a 45 giorni) e presentare prove che i loro clienti esteri non utilizzeranno i magneti per scopi militari. La restrizione ha drasticamente rallentato la fornitura dei 7 metalli – ovvero disprosio, gadolinio, lutezio, samario, scandio, terbio e ittrio – con le esportazioni di maggio che hanno toccato un minimo quinquennale, secondo i dati ufficiali.
Il regime cinese ha promesso di normalizzare il flusso degli articoli controllati, in seguito ai colloqui commerciali di luglio con i negoziatori statunitensi a Londra. I dati diffusi il mese scorso hanno mostrato che, nonostante un forte rimbalzo nelle spedizioni mondiali di magneti a giugno, il volume è rimasto solo la metà rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per terbio e disprosio, due metalli pesanti delle terre rare noti per migliorare la resistenza alle temperature nei magneti ampiamente impiegati nelle industrie aerospaziale e della difesa, non vi sono state spedizioni dalla Cina verso gli Stati Uniti per il terzo mese consecutivo a luglio, come indicato dai dati doganali.
Il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett ha dichiarato che la Cina non sta ancora rispettando gli impegni sulle esportazioni di terre rare. Il rappresentante commerciale Jamieson Greer ha detto questo mese a Cbs che le risorse critiche erano al centro dell’ultimo ciclo di negoziati con la Cina a Stoccolma.
La stretta del regime cinese sulle terre rare ha spinto le nazioni occidentali a incrementare la produzione interna e a diversificare le filiere. Negli Stati Uniti, Mp Materials ha annunciato a metà luglio un accordo multimiliardario con il ministero della Difesa mirato a potenziare la produzione americana di terre rare e ridurre la dipendenza dalla Cina e da altre nazioni.