Le Forze armate russe stanno utilizzando sul campo un nuovo tipo di drone equipaggiato con comunicazione Lte (tecnologia che abilita la connessione in 4G), impiegato sia per la ricognizione sia per attacchi mirati. Lo ha reso noto il Direttorato principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur), pubblicando un modello 3D e i dettagli tecnici del velivolo sul portale War&Sanctions nella sezione «Componenti d’arma». Secondo il Gur, il drone può anche agire come bersaglio esca per sovraccaricare i sistemi di difesa aerea ucraini. È dotato di una telecamera e di due modem Lte che consentono la trasmissione di video in tempo reale e la ricezione di comandi da stazioni base mobili.
Nella configurazione da attacco, l’apparato può essere guidato dall’operatore in modalità Fpv (visuale in prima persona), con possibilità di puntamento grazie alla regolazione dell’angolo di visione della telecamera. La struttura del drone è ad ala a delta, simile allo Shahed-131, ma di dimensioni leggermente inferiori. È dotato di un sistema di navigazione satellitare resistente alle interferenze, con quattro antenne patch e moduli Allystar di fabbricazione cinese. Anche altri componenti – come i moduli di comunicazione, il minicomputer, il regolatore di potenza e l’oscillatore al quarzo – provengono dalla Cina, ha riferito il Gur, precisando che circa la metà delle parti è di origine cinese. Il motore Dle è montato sulla parte anteriore della fusoliera, rendendo il velivolo simile alla munizione vagante Italmas, prodotta dal gruppo russo Zala.
