Netanyahu risponde agli attacchi dell’opposizione israeliana

di Redazione ETI/Epoch Israele
17 Agosto 2025 15:11 Aggiornato: 17 Agosto 2025 15:11

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato le manifestazioni di protesta contro il suo operato e le operazioni militari in corso, in un vertice di governo tenutosi oggi. Nel suo discorso di apertura, Netanyahu ha confermato che «nelle ultime 24 ore, la marina ha attaccato centrali elettriche in Yemen». e che «i soldati israeliani hanno attaccato Zeitoun e ucciso decine di terroristi nella Striscia di Gaza. L’aeronautica militare ha attaccato importanti terroristi di Hezbollah e ha lanciato lanciarazzi in Libano». Il primo ministro israeliano ha poi sottolineato: «la nostra attività in Libano è conforme all’accordo di cessate il fuoco, in base al quale noi reprimiamo con il fuoco qualsiasi violazione e qualsiasi tentativo di armare Hezbollah». E poi: «Il controllo della sicurezza nella Striscia è solo una delle nostre condizioni per porre fine alla guerra, condizioni che Hamas rifiuta di accettare. Noi insistiamo non solo sul disarmo di Hamas, ma anche sul fatto che Israele imponga il disarmo della Striscia nel tempo, adottando misure permanenti contro qualsiasi tentativo di armare e organizzare qualsiasi elemento terroristico». E Hamas pretende l’esatto opposto, osserva Netanyahu: vuole il ritiro completo di Israele dall’intera Striscia: dal nord, dal sud e dal Corridoio di Filadelfia «che impedisce il contrabbando e dal perimetro di sicurezza che protegge le nostre comunità» dice Netanyahu. Questo perché, osserva il primo ministro israeliano, in questo modo Hamas potrà riorganizzarsi, riarmarsi e «attaccarci di nuovo».

Netanyahu si è poi rivolto alle manifestazioni in tutto il Paese che chiedono il ritorno di tutti gli ostaggi: «chi oggi chiede la fine della guerra senza sconfiggere Hamas non solo aiuta Hamas e ritardan il rilascio dei nostri ostaggi, ma sta anche garantendo che gli orrori del 7 ottobre si ripetano ancora e ancora, e che i nostri figli e figlie debbano combattere ancora e ancora in una guerra senza fine. Pertanto – ha dichiarato Netanyahu – sia per promuovere il rilascio degli ostaggi sia per garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, dobbiamo portare a termine il lavoro e sconfiggere Hamas». Netanyahu non arretra di un millimetro, insomma. Anzi ribadisce: «Questa è esattamente la decisione del governo presa la scorsa settimana; noi siamo determinati a metterla in pratica» e a tal fine, ha precisato di stare «rafforzando» le forze armate, le forze di sicurezza e i cittadini israeliani. «Combattiamo insieme e, con l’aiuto di Dio, insieme completeremo la vittoria e porremo fine alla guerra» ha concluso Netanyahu.


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