Un alto funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano ha affermato ieri sera che Benjamin Netanyahu ha deciso che le Forze armate israeliane occuperanno l’intera Striscia di Gaza nel tentativo di liberare tutti gli ostaggi e rovesciare il regime di Hamas. La decisione sarà sottoposta all’approvazione del Gabinetto di Sicurezza questa settimana. La decisione, secondo le fonti, è stata presa dopo che Netanyahu ha raggiunto la convinzione che Hamas non abbia la minima intenzione di rilasciare altri ostaggi, né di deporre le armi. Se la decisione venisse confermata, i militari israeliani arriverebbero in zone della Striscia di Gaza in cui finora non hanno mai operato, per timore di ferire o uccidere gli ostaggi, come i campi centrali e Gaza City.
Una fonte israeliana di alto livello ha detto a Epoch Israele che il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, è contrario all’occupazione dell’intera Striscia di Gaza e chiede una riunione di Gabinetto per presentare il proprio piano per la continuazione dei combattimenti. Secondo la fonte, Zamir avrebbe persino annullato un viaggio programmato a Washington per questa settimana, dopo essersi reso conto che il cessate il fuoco nella Striscia non sarebbe arrivato e che Hamas non vuole la tregua. La fonte ha affermato che il piano di Zamir include anche la chiusura di focolai nella Striscia di Gaza e a Bitura, esercitando al contempo una pressione continua su Hamas in modo da creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi. Zamir sarebbe anche preoccupato per la situazione in seno alle forze armate israeliane, dopo lunghi mesi di combattimenti.
Secondo fonti politiche ben informate, inoltre, Netanyahu si starebbe preparando anche all’eventualità che Zamir presenti le dimissioni. Le stesse fonti affermano infine che tutte le azioni militari sono coordinate con il presidente degli Stati Uniti, e che Israele non adotterà questa misura senza il pieno appoggio di Donald Trump. In ogni caso, la decisione finale rimane in capo al Gabinetto di Sicurezza israeliano.