Dazi al 15 per cento sommati alla svalutazione del dollaro, «in un contesto generale legato a differenti dazi e a differenti situazioni economiche degli Stati legati all’economia ed alla moneta americana», potrebbero produrre «un vantaggio competitivo per alcuni nostri concorrenti». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in un’intervista a La Stampa. «Penso innanzitutto all’Argentina ed al comparto del vino». Sui dazi al 15 per cento «il mio giudizio è negativo come lo era prima sui dazi al 10 per cento», ha puntualizzato. Per Giansanti, «in una fase come questa di profonda instabilità c’è la necessità di dare certezze ai cittadini ma soprattutto al sistema delle imprese che a livello europeo stanno vivendo un fase difficile, visto il perdurare di una crescita più contenuta rispetto all’America o al Far East. Per questo, se vogliamo far ripartire l’economia europea, serve definire un quadro di crescita stabile e duraturo». «Mi auguro e spero che non si arrivi a dazi modulati in maniera diversa all’interno del sistema produttivo europeo», ha sottolineato. «L’Italia ha bisogno di tornare a investire sulle filiere strategiche. In particolare quelle dell’agricoltura, visto che importiamo circa il 70 per cento del grano che serve per fare il pane, il 50 per cento del grano che serve per fare la pasta ed importiamo molta soia, mais e carne bovina», ha concluso il presidente di Confagricoltura.

Immagine di archivio (Dado Ruvic/Reuters)
Confagricoltura: i dazi saranno un vantaggio per i nostri concorrenti
26 Luglio 2025 11:49 Aggiornato: 26 Luglio 2025 13:49