Ultimatum dell’amministrazione Trump al regime cinese su TikTok

di Redazione ETI/Tom Ozimek
25 Luglio 2025 12:40 Aggiornato: 25 Luglio 2025 17:44

Il ministro del Commercio americano, Howard Lutnick, ha avvertito che TikTok sarà bloccata negli Stati Uniti se Pechino non concederà a Washington un maggiore controllo sulla piattaforma. «Abbiamo preso una decisione: non è accettabile che un’app sotto il controllo cinese sia presente su 100 milioni di telefoni americani», ha dichiarato Lutnick il 24 luglio alla Cnbc.
Il destino di TikTok negli Stati Uniti è appeso a un filo da quando, l’anno scorso, il Parlamento ha approvato una legge che ne prevede il divieto a meno che ByteDance — la società cinese proprietaria — non rinunci al controllo. Il presidente Donald Trump ha prorogato per la terza volta il termine per la cessione, fissandolo al 17 settembre: in caso contrario, l’app sarà chiusa. L’ultima proroga è arrivata mentre ByteDance, legata al regime comunista cinese, si avvicinava alla scadenza del 19 giugno per vendere la piattaforma, come previsto da una legge sulla sicurezza nazionale approvata dalla Corte suprema degli Usa. Già a maggio, Trump aveva annunciato l’intenzione di posticipare il termine, riconoscendo l’importanza di TikTok nel raggiungere i giovani durante la campagna presidenziale del 2024.

I parlamentari favorevoli al provvedimento hanno espresso timori per la sicurezza nazionale, citando i legami di ByteDance con il regime di Pechino. Durante un’audizione in Parlamento nel 2024, l’allora direttore dell’Fbi, Christopher Wray, aveva evidenziato che i dati degli utenti americani raccolti da TikTok, elaborati con l’algoritmo di ByteDance, potrebbero consentire operazioni di influenza «estremamente difficili da rilevare», rendendo le preoccupazioni per la sicurezza nazionale «particolarmente rilevanti».

Giovedì, parlando a Cnbc, Lutnick ha ribadito che, senza l’assenso della Cina, l’app sarà “oscurata” negli Stati Uniti, spiegando senza mezzi termini: «In sostanza, gli americani avranno il controllo. Gli americani diverranno proprietari della tecnologia e gestiranno l’algoritmo. È una soluzione che Donald Trump è disposto a sostenere».


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