Mercoledì, il presidente Donald Trump ha presentato un ambizioso piano d’azione per l’intelligenza artificiale, firmando tre decreti. «L’America è la nazione che ha dato il via alla corsa all’intelligenza artificiale, e come presidente degli Stati Uniti io sono qui oggi per dichiarare che l’America la vincerà» ha detto Trump davanti a centinaia di persone. Il documento delinea la strategia dell’amministrazione per rafforzare la leadership statunitense e consolidare il primato nella competizione mondiale sull’intelligenza artificiale. Trump ha sottolineato il netto vantaggio degli Stati Uniti rispetto alla Cina, principale rivale, osservando come il regime comunista investa risorse ingenti grazie all’assenza di regolamenti che frenano innovazione ed espansione.
Per preservare il vantaggio competitivo, Trump ha preannunciato la costruzione di data center, impianti produttivi, centrali elettriche e sistemi di comunicazione. L’amministrazione, ha assicurato, impiegherà ogni risorsa disponibile per assicurare che gli Stati Uniti sviluppino e mantengano l’infrastruttura per l’intelligenza artificiale più avanzata, potente e vasta al mondo.
Nel corso dell’evento, il presidente americano ha firmato un primo decreto per semplificare le autorizzazioni federali ai progetti di infrastrutture per i data center, riducendo i vincoli tra le agenzie. Il provvedimento, ha spiegato Trump, mira a evitare che un’eccessiva regolamentazione ostacoli l’innovazione e la potenza tecnologica degli Stati Uniti, accelera i tempi di costruzione, consente l’uso di terreni federali per sviluppare i data center — considerati vitali per la sicurezza nazionale, la prosperità economica e la leadership scientifica — e revoca l’ordine esecutivo 14141, firmato da Joe Biden nell’ultima settimana del suo mandato, che disciplinava lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Un secondo decreto, intitolato “Prevenire l’intelligenza artificiale ideologizzata nel governo federale”, vieta l’uso di modelli di intelligenza artificiale addestrati con programmi di diversità, equità e inclusione: «Incoraggio tutte le aziende americane a unirsi a noi nel respingere il marxismo tossico nella nostra tecnologia» ha dichiarato Trump. Le agenzie federali non potranno collaborare con aziende che sviluppano modelli di intelligenza artificiale basati su ideologie come il transgenderismo, la teoria critica della razza eccetera. Il decreto dispone che il governo privilegi modelli che garantiscano veridicità e accuratezza, senza piegarsi a ideologie, e sottolinea che i programmi di diversità, equità e inclusione applicati all’intelligenza artificiale rischiano di generare manipolazioni e distorsioni deliberate di dati storici e informazioni.
Il terzo decreto promuove le esportazioni e rafforza l’industria americana dell’intelligenza artificiale: «il secondo pilastro del nostro piano per il dominio nell’intelligenza artificiale è fare in modo che il mondo intero funzioni sulla base della tecnologia americana» ha affermato Trump.