Gli Stati Uniti lasciano la trattativa di Doha per la tregua a Gaza

di Redazione ETI/Jack Phillips
24 Luglio 2025 21:54 Aggiornato: 24 Luglio 2025 21:54

Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere i colloqui di pace con Hamas, dopo che l’organizzazione terroristica palestinese ha mostrato scarso interesse a raggiungere un accordo per un cessate il fuoco con Israele.

Lo ha annunciato giovedì 24 luglio il rappresentante speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, precisando che la delegazione americana sta rientrando da Doha, in Qatar, dove si stavano svolgendo le trattative: «Abbiamo deciso di richiamare la nostra squadra da Doha per consultazioni, a seguito dell’ultima risposta di Hamas, che dimostra chiaramente una mancanza di volontà nel raggiungere un cessate il fuoco a Gaza», ha dichiarato Witkoff in un messaggio pubblicato su X, concludendo lapidario: «Nonostante gli sforzi significativi dei mediatori, Hamas non sembra agire in modo coordinato né in buona fede».
Witkoff ha poi aggiunto che gli Stati Uniti stanno esplorando «alternative» per cercare di garantire il ritorno dei restanti ostaggi detenuti da Hamas e migliorare le condizioni di vita della popolazione di Gaza.

«È deplorevole che Hamas abbia agito in modo così egoistico. Noi restiamo determinati a porre fine a questo conflitto e a instaurare una pace duratura a Gaza», ha proseguito Witkoff. Parole che arrivano il giorno dopo che Hamas ha consegnato ai mediatori la propria risposta alla proposta di cessate il fuoco. Anche l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato giovedì il richiamo della delegazione in Israele. In una breve nota, l’ufficio ha espresso apprezzamento per gli sforzi di Witkoff e dei mediatori di Qatar ed Egitto, ma senza fornire ulteriori dettagli.

Il piano statunitense prevedeva una tregua di 60 giorni, durante la quale Hamas avrebbe rilasciato alcuni ostaggi, mentre Israele avrebbe liberato prigionieri palestinesi e permesso un aumento degli aiuti umanitari a Gaza. In questo periodo, le parti avrebbero dovuto avviare negoziati per una conclusione definitiva del conflitto. Hamas detiene attualmente 50 ostaggi, di cui si ritiene che circa 20 siano ancora in vita. Netanyahu e altri funzionari israeliani hanno ribadito l’intenzione di proseguire il conflitto fino a quando Hamas non cederà il potere e non sarà disarmato. Dal canto suo, Hamas ha dichiarato che non libererà tutti gli ostaggi fino al termine della guerra, chiedendo garanzie che Netanyahu non riprenda le ostilità dopo i 60 giorni di tregua. Il presidente degli Stati Uniti ha incontrato Netanyahu alla Casa Bianca, sostenendo con forza un’iniziativa per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza.

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