Pentagono: Pechino sarà esclusa dai nostri servizi cloud. E Microsoft interrompe il supporto da ingegneri cinesi

di Redazione ETI/Reuters
19 Luglio 2025 10:21 Aggiornato: 19 Luglio 2025 17:57


Video: Reuters

Microsoft ha annunciato venerdì 18 luglio che non utilizzerà più ingegneri residenti in Cina per fornire assistenza tecnica all’esercito statunitense. La decisione arriva dopo un’inchiesta pubblicata dal sito di giornalismo investigativo ProPublica, che ha sollevato interrogativi da parte di un senatore americano e spinto il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, a ordinare una revisione di due settimane dei contratti cloud del Pentagono.

Il report ha rivelato che Microsoft impiegava ingegneri cinesi per lavorare su sistemi di cloud computing militari statunitensi, sotto la supervisione di cosiddetti “scorta digitali” americani: subappaltatori con autorizzazione di sicurezza ma spesso privi delle competenze tecniche necessarie per valutare eventuali rischi informatici.

Microsoft, uno dei principali fornitori del governo USA, è già stata in passato vittima di intrusioni nei suoi sistemi da parte di hacker cinesi e russi. L’azienda ha dichiarato a ProPublica di aver informato il governo americano delle proprie pratiche durante la fase di autorizzazione.

In un video pubblicato venerdì su X, Hegseth ha annunciato l’avvio di una revisione per verificare che nessun altro contratto cloud del Dipartimento della Difesa coinvolga personale con sede in Cina.

«Annuncio che, con effetto immediato, la Cina non avrà più alcun ruolo nei nostri servizi cloud», ha dichiarato Hegseth nel video. «Continueremo a monitorare e contrastare ogni minaccia alla nostra infrastruttura militare e alle nostre reti digitali».