Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha contattato telefonicamente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per esprimere il proprio disappunto riguardo a un attacco militare israeliano che ha colpito una chiesa cattolica a Gaza il 17 luglio, secondo quanto riferito dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
«Non è stata una reazione positiva – ha detto la Leavitt – Questa mattina il presidente ha chiamato il primo ministro Netanyahu per discutere dell’attacco alla chiesa di Gaza […] a quanto mi risulta, il primo ministro si è impegnato a rilasciare una dichiarazione in cui ammette che colpire quella chiesa cattolica è stato un errore da parte di Israele. Questo è ciò che Netanyahu ha comunicato al presidente».
L’attacco ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre dieci. La chiesa, utilizzata come rifugio, è l’unica struttura cattolica presente nella Striscia di Gaza. «Siamo stati colpiti all’interno della chiesa, dove si trovavano solo anziani, persone innocenti e bambini», ha raccontato Shady Abu Dawood, la cui madre è rimasta ferita, in un’intervista a Associated Press. «Noi amiamo la pace e la invochiamo, ma questo è un atto brutale e ingiustificato da parte dell’occupazione israeliana».
Le autorità israeliane hanno annunciato l’apertura di un’inchiesta sull’episodio. «Israele esprime profondo rammarico per i danni subiti dalla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza e per ogni perdita di vite civili», ha dichiarato Oren Marmorstein, portavoce del ministero degli Esteri israeliano, in un messaggio pubblicato su X. L’esercito israeliano «sta esaminando l’incidente, le cui circostanze non sono ancora chiare, e i risultati dell’indagine saranno resi pubblici in modo trasparente». E ancora: «Israele non prende mai di mira chiese o luoghi di culto e deplora qualsiasi danno arrecato a siti religiosi o a civili non coinvolti».
In un telegramma di cordoglio per le vittime, papa Leone XIV ha espresso «la sua profonda speranza per un dialogo, una riconciliazione e una pace duratura nella regione» dichiarandosi «profondamente addolorato nell’apprendere della perdita di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare».
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha immediatamente condannato con fermezza l’azione di Israele criticando, per la prima volta in modo esplicito, la condotta che le forze armate israeliane stanno da tempo tenendo a Gaza: «Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta portando avanti da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento».