Il Giappone ha definito la Cina «la più grande sfida strategica» dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel suo rapporto annuale sulla difesa per il 2025. L’atteggiamento del regime cinese e «le sue attività militari» preoccupano seriamente il Giappone e la comunità internazionale. Il documento evidenzia il preoccupante intensificarsi delle attività militari cinesi nelle vicinanze del Giappone. L’alleanza tra regime cinese e Russia, le tensioni nello Stretto di Taiwan e le frequenti incursioni nello spazio aereo e marittimo giapponese hanno fatto scattare l’allarme per la sicurezza nazionale. Il rapporto in questione è redatto annualmente dal ministero della Difesa; l’edizione 2025 descrive il contesto della sicurezza nazionale sottolineando come il regime cinese abbia incrementato il proprio bilancio militare per oltre trent’anni «senza trasparenza», e rafforzando le capacità nucleari, missilistiche e navali.
Le attività militari cinesi si sono intensificate nelle aree vicine al Giappone, incluse le Isole Senkaku, il Mar del Giappone e l’Oceano Pacifico occidentale, estendendosi oltre la cosiddetta “Prima catena di isole” fino alla “Seconda catena di isole”. Nell’agosto 2024, un aereo militare cinese è stato registrato mentre «violava lo spazio aereo territoriale giapponese», mentre a settembre una portaerei della marina cinese si è avvicinata pericolosamente alle acque territoriali nipponiche. Un altro episodio, verificatosi a maggio 2025, ha visto un elicottero «penetrare nello spazio aereo giapponese dopo essere decollato da una nave della Guardia Costiera cinese» nei pressi delle Isole Senkaku. Il Giappone interpreta, ovviamente, queste azioni come un tentativo di “normalizzare” la pressione creando un costante clima di tensione e di sfida. E le scorribande cinesi verso il Giappone rappresentano la condotta standard della dittatura comunista cinese nei confronti delle nazioni confinanti, come dimostrano, ad esempio, le continue esercitazioni militari cinesi di fronte a Taiwan.
Per rispondere alla minaccia cinese, il Giappone sta potenziando le proprie capacità difensive in sette aree chiave, tra cui l’intercettazione missilistica e i sistemi senza pilota, e ha istituito un nuovo Comando operativo di coordinamento interforze, tra marina, esercito e aeronautica. Il bilancio della difesa giapponese per il 2025 ammonta a 9.900 miliardi di yen (circa 69 miliardi di dollari), pari all’1,8% del Pil, con l’obiettivo di raggiungere il 2% entro il 2027.
Il Giappone ha ribadito il proprio impegno a rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti e ad allargare i sistemi difensivi condivisi con India, Filippine e Indonesia. Il rapporto giapponese sottolinea anche le minacce alla sicurezza regionale, evidenziando che le rivendicazioni marittime illegali della Cina nel Mar Cinese Meridionale mettono a rischio la libertà di navigazione e rappresentano un pericolo diretto per la sicurezza giapponese. Inoltre, il documento richiama l’attenzione sui programmi missilistici della Corea del Nord e sulle attività militari russe nella regione.