Trump annuncia il cessate il fuoco a Gaza

di Redazione ETI
2 Luglio 2025 7:37 Aggiornato: 4 Luglio 2025 14:27

Il presidente degli Stati Uniti ha reso noto il 1° luglio che Israele ha accettato le condizioni per un cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza: «I miei rappresentanti hanno tenuto oggi un incontro lungo e costruttivo con le autorità israeliane su Gaza. Israele ha dato il via libera alle condizioni indispensabili per formalizzare un cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale collaboreremo con tutte le parti per porre fine al conflitto» ha annunciato Donald Trump su Truth, aggiungendo: «I governi di Qatar ed Egitto, che si sono prodigati per promuovere la pace, presenteranno questa proposta definitiva. Auspico, nell’interesse del Medio Oriente, che Hamas accolga l’offerta, poiché non troverà condizioni migliori: la situazione potrà solo peggiorare».

Non è ancora chiaro se l’organizzazione terroristica di Hamas accetterà l’accordo. La dichiarazione di Trump arriva in concomitanza con la visita a Washington del ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, che ha discusso con alti funzionari dell’amministrazione americana la possibilità di una tregua a Gaza. Dermer dovrebbe inoltre incontrare il ministro degli Esteri Marco Rubio, il vice presidente JD Vance e l’inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff.

A Gerusalemme, il ministro della Difesa Israel Katz ha detto che Israele risponderà ai missili lanciati dallo Yemen e a due proiettili sparati da Gaza, tutti neutralizzati dai sistemi di difesa del Paese. Si tratta del primo attacco sferrato dal gruppo terroristico yemenita Houthi, appoggiato dall’Iran, dopo la conclusione del conflitto di 12 giorni tra Israele e l’Iran.
Il portavoce Nasruddin Amer, ha dichiarato sui social network che gli Houthi non interromperanno «il sostegno a Gaza finché non cesseranno le ostilità e non sarà revocato l’assedio alla Striscia».

Le forze armate israeliane hanno confermato tre giorni fa l’eliminazione di Hakham Muhammad Issa Al-Issa, capo del quartier generale di supporto al combattimento dell’ala militare di Hamas, nel quartiere Sabra di Gaza City, in un’operazione congiunta con i Servizi israeliani, specificando che «Issa aveva svolto un ruolo di primo piano nella pianificazione e realizzazione del feroce massacro del 7 ottobre» e che aveva organizzato diversi «attacchi terroristici aerei e navali contro civili israeliani e truppe israeliane attive nella Striscia di Gaza». Issa era tra gli ultimi alti esponenti di Hamas ancora in vita che occupavano posizioni di vertice nella Striscia di Gaza prima dell’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele.

Conclusa la guerra con l’Iran, Israele ha riportato l’attenzione su Gaza, confermando la determinazione a neutralizzare tutti i terroristi delle diverse organizzazioni responsabili del massacro del 7 ottobre.
Donald Trump accoglierà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca il 7 luglio. Il 28 giugno scorso, Trump aveva rivelato che Netanyahu stava «lavorando a un accordo con Hamas» che prevedrebbe la liberazione degli ultimi ostaggi israeliani.

 

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