Investire nella sicurezza significa anche far crescere l’economia. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, in un punto stampa a Budoni, in provincia di Sassari, a margine dell’evento «Le radici del Sud – La Forza dell’Italia: Sardegna», un nuovo appuntamento degli Stati generali del Mezzogiorno organizzato dal partito. «Noi abbiamo un’industria della sicurezza di altissimo livello, che significa investire per far crescere l’occupazione, per far crescere la nostra economia e poi garantire più servizi ai cittadini. Se andiamo a vedere le spese militari, chi è che se c’è un’emergenza in Sardegna e serve un trapianto porta il cuore o il fegato che deve essere trapiantato a un sardo per farlo vivere? È sempre l’Aeronautica militare che porta da una parte all’altra dell’Italia gli organi che devono essere trapiantati. Ma questo è solo un esempio. Chi ha portato i mille abitanti di Gaza che sono in Italia curati? Dobbiamo guardare sempre a questo. Quando c’è un alluvione, quando c’è un’emergenza, chi interviene? Sono sempre le Forze armate. Se noi abbiamo un sistema di difesa efficiente ne beneficiano tutti i cittadini», ha affermato Tajani.
«La questione della sicurezza è fondamentale: chi combatte il terrorismo? Perché anche quello fa parte della difesa. Chi combatte l’immigrazione irregolare, i trafficanti di esseri umani? Chi c’è in mare per garantire la sicurezza? Sono le navi della finanza, ci sono le navi della Marina, ci sono le navi della Capitaneria di Porto, quindi ci sono tante operazioni che fanno parte della sicurezza delle quali non si parla», ha detto il ministro degli Esteri. «Qui non si tratta soltanto di avere carri armati e cannoni. D’altronde però, questo lo dice anche il presidente Mattarella, se vuoi preservare la pace devi avere anche un equilibrio e ci deve essere equilibrio tra chi non crede alla democrazia, e crede quindi all’autocrazia, e noi che siamo Paesi democratici. Il mondo è diviso tra autocrazia e democrazia e credo che la democrazia vada difesa garantendo la sicurezza», ha aggiunto. «La sicurezza cibernetica la vogliamo garantire o no? Tutti i dati nelle nostre imprese sono a rischio, sapete meglio di me che i dati oggi valgono più dell’oro. Quindi garantire la sicurezza dei dati, non soltanto quelli dei ministeri, non soltanto quelli dei forze armate, ma quelli del nostro sistema imprenditoriale, che è di altissimo livello, che ha un saper fare straordinario», ha inoltre affermato Tajani, sottolineando che quindi «si tratta di un discorso molto più ampio».
«Bisogna far comprendere bene ai cittadini che non è che andiamo a comprare bombe per ammazzare la gente. I nostri militari che stanno in Libano con la bandiera delle Nazioni Unite garantiscono la pace. Cosa fanno i militari che stanno tra Serbia e Kosovo? Impediscono che riscoppi una guerra», ha detto il ministro. «Ci sono tante missioni militari che sono missioni di pace, ma se non hai gli strumenti economici non puoi farle, quindi è un discorso molto articolato quello sulla sicurezza e la difesa», ha aggiunto Tajani. Secondo il ministro, «l’Europa non può sempre pensare di chiedere agli americani di proteggerla». «Per essere comunque autonomo e indipendente, devi anche garantire la tua sicurezza», ha sottolineato.