Il Giappone ha confermato la presenza di due portaerei cinesi nel Pacifico, segnale che naturalmente Tokyo interpreta come aggressivo. La portaerei Shandong, insieme a quattro unità della marina cinese, ha attraversato le acque a sud-ovest dell’isola giapponese di Miyakojima il 7 giugno, riferisce lo stato maggiore delle forze armate giapponesi. Anche la portaerei Liaoning sarebbe coinvolta nell’operazione, a circa 300 km a sud-ovest di Minamitorishima, un’area definita dalla Convenzione delle Nazioni Unite zona economica esclusiva del Giappone. La Liaoning è stata osservata mentre effettuava esercitazioni in cui i caccia decollavano e atterravano, mentre la Shandong conduceva esercitazioni di decollo e atterraggio elicotteri
«Questa è la prima volta che confermiamo e rendiamo pubblica la presenza di due portaerei nell’Oceano Pacifico», ha dichiarato il ministro della Difesa giapponese Gen Nakatani, che ha aggiunto che è anche la prima volta che delle portaerei cinesi vengono avvistate nelle acque a est dell’isola di Iwo Jima, famosa per la battaglia della Seconda Guerra mondiale e situata a circa 1200 km da Tokyo.
In un post sui social, la marina cinese ha replicato, descrivendo le operazioni come «addestramento di routine», negando l’intenzione di ogni ostilità verso il Giappone: le recenti esercitazioni avrebbero lo scopo di «testare le capacità delle forze in difesa dei mari lontani e operazioni congiunte», ha commentato il capitano Wang Xuejun, portavoce della marina del Partito comunista cinese sul social Weibo. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato: «Speriamo che la parte giapponese possa guardare la questione in modo obiettivo e razionale».
Ma, evidentemente applicando “obiettività” e “razionalità”, le autorità giapponesi – attraverso il ministro della Difesa – notano come le forze armate del regime cinese mirino a «migliorare le proprie capacità operative in mari e spazi aerei lontani». Tokyo nel frattempo ha annunciato che monitorerà i movimenti delle unità navali cinesi, rendendo pubbliche ulteriori informazioni: «La pronta divulgazione di dati riguardanti le portaerei da parte del Giappone, sottolinea il suo impegno a scoraggiare qualsiasi cambiamento forzato dello status quo regionale» ha dichiarato il ministro della Difesa Nakatani, che ha dichiarato che Tokyo ha comunicato a livello diplomatico la propria posizione a Pechino. La Cina, a quanto pare, è percepita come una minaccia anche dal Giappone.