Trump trova un accordo con Xi sulle terre rare

di redazione eti/Emel Akan
6 Giugno 2025 14:51 Aggiornato: 7 Giugno 2025 7:54

Con un messaggio su Truth, il presidente americano Donald Trump ha annunciato la risoluzione delle restrizioni cinesi sulle esportazioni di terre rare, dopo un colloquio telefonico con il segretario del Partito comunista cinese Xi Jinping, tenutosi la mattina del 5 giugno. Definita «molto positiva», la discussione ha chiarito le complessità dell’accordo commerciale firmato a Ginevra a maggio «Le nostre delegazioni si incontreranno a breve in una sede da definire», ha affermato Trump al termine della chiamata di un’ora e mezza. Saranno presenti ai negoziati il ministro del Tesoro Usa, Scott Bessent, il ministro del Commercio, Howard Lutnick e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer. La Casa Bianca comunicherà presto data e luogo dell’incontro tra le delegazioni. «Il colloquio si è concentrato quasi esclusivamente sul commercio, senza toccare temi come Russia, Ucraina o Iran», ha precisato.

A Ginevra, il 12 maggio, i funzionari dei due Paesi avevano raggiunto un’intesa di 90 giorni per ridurre dazi elevati e misure di ritorsione, proseguendo i negoziati. Ma il 30 maggio, Trump aveva accusato il regime comunista cinese di aver violato l’accordo e rallentato l’eliminazione delle restrizioni sulle esportazioni delle risorse strategiche. Accuse che Pechino ha negato. Attualmente il regime cinese domina il mercato di questi materiali: ne controlla la lavorazione e la raffinazione esercitando così un ruolo chiave nella catena di approvvigionamento mondiale.

La tensione era cresciuta il 2 giugno, quando un portavoce del ministero del Commercio cinese, attraverso i media di Stato, aveva criticato la revoca dei visti a studenti cinesi legati al Partito comunista. A ciò si era aggiunto l’avvertimento di Washington di sanzioni per l’uso di chip di intelligenza artificiale di Huawei, che l’amministrazione Trump denuncia essere prodotti in violazione dei controlli sulle esportazioni.

Durante un incontro nell’Ufficio Ovale con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, Trump ha confermato che Xi Jinping ha accettato un invito a visitare gli Stati Uniti: «Mi ha invitato in Cina e io l’ho invitato qui. Abbiamo entrambi accettato».

Interrogato sul disegno di legge del Senato, proposto dai senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal, che prevede sanzioni alla Cina per l’appoggio alla guerra russa, Trump ha rispost: «Saranno guidati dalla mia linea, come è giusto che sia. Devo ancora valutare, ma stanno attendendo la mia decisione, che potrebbe arrivare a breve» E sarà «severa», ha concluso il presidente americano.


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