Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato ieri un decreto esecutivo che apre la strada al trasferimento degli uffici delle agenzie governative federali al di fuori di Washington, D.C. «Il popolo americano è distribuito su oltre 3,8 milioni di miglia quadrate tra aree urbane, suburbane e rurali. Per fornire servizi di alta qualità in modo efficiente ed economico, i dipartimenti e le agenzie esecutive devono trovarsi dove si trovano le persone», si legge nel testo del decreto esecutivo.
Il provvedimento annulla due direttive precedenti, emanate dagli ex presidenti Jimmy Carter e Bill Clinton, che incoraggiavano le agenzie federali a collocare i propri uffici nei centri amministrativi e negli edifici storici delle aree urbane, principalmente a Washington. «Revocare questi ordini restituirà buon senso alla gestione degli spazi degli uffici federali, consentendo alle agenzie di scegliere strutture economicamente sostenibili e di concentrarsi sul compimento efficace delle proprie missioni a beneficio dei contribuenti americani», si legge ancora nel documento firmato da Trump.