Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è arrivato in Egitto per partecipare alla conferenza del Processo di Khartoum, al via da oggi al Cairo. La riunione ministeriale riunirà rappresentanti di alto livello dei Paesi coinvolti nell’iniziativa e parti interessate per promuovere il dialogo e la cooperazione in materia di immigrazione e mobilità.
La conferenza si propone di affrontare le principali sfide e opportunità nella gestione dell’immigrazione, con particolare attenzione al rafforzamento dei partenariati, alla promozione di soluzioni sostenibili e al miglioramento della collaborazione regionale. Il Processo di Khartoum è una piattaforma di cooperazione politica tra i Paesi lungo le rotte migratorie tra il Corno d’Africa e l’Europa, ed è stato istituito il 28 novembre 2014, in occasione di una conferenza ministeriale tenutasi a Roma.
L’iniziativa comprende i Paesi membri dell’Unione europea, Regno Unito, Svizzera, la Norvegia, Egitto, Sudan e Sud Sudan, Tunisia, i Paesi del Corno d’Africa, l’Uganda e il Kenya. La Libia è stata invitata come membro del Processo di Khartoum in vista della costituzione di un governo di accordo nazionale. Inoltre, sono incluse una serie di organizzazioni internazionali, tra cui l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Il Processo mira anche a sostenere gli Stati membri nell’identificazione di progetti concreti per contrastare la tratta di esseri umani e il traffico di migranti e affrontare altre questioni legate alla migrazione.