Zangrillo: rivoluzione del merito nella Pubblica Amministrazione

di Agenzia Nova
14 Marzo 2025 10:17 Aggiornato: 14 Marzo 2025 10:17

Merito, formazione, semplificazione, queste secondo il ministro della Funzione pubblica Paolo Zangrillo, le basi per la costruzione della nuova Pa.

In Consiglio dei ministri è stato approvato il disegno di legge sul merito. Il ministro spiega al Riformista l’€conomista cosa cambia e qual è l’obiettivo: «Le profonde trasformazioni del tessuto sociale e produttivo richiedono anche alla Pubblica amministrazione di interpretare il contesto e sapersi adattare al cambiamenti in atto. Il provvedimento persegue principalmente due finalità: migliorare la misurazione e valutazione delle performance dei dipendenti pubblici, che oggi avviene con un approccio meramente ‘burocratico’, e collegare a questo nuovo sistema di valutazione, per ‘obiettivi’, prospettive di crescita e di progressione di carriera capaci di valorizzare il merito. Tutto ciò – continua Zangrillo – a favore non soltanto di chi già opera nelle nostre organizzazioni, ma anche in funzione della necessità di essere ‘attrattivi’ verso le nuove generazioni che rispetto al passato puntano non più soltanto alla stabilità del posto di lavoro, ma anche alla prospettiva di crescere professionalmente e personalmente».

Si tratta di «una vera e propria ‘rivoluzione del merito’ che deve essere guidata dai dirigenti, gestori dl persone, a cui spetta il compito, con senso di responsabilità, di prendersi cura delle persone assegnate».

Parlando di giovani, il decreto Pa introduce novità per i diplomati negli Its Academy: «L’obiettivo è avvicinare le giovani generazioni alla Pa e, allo stesso tempo, dotarla di competenze tecniche sempre più necessarie. Oggi più che mai sono indispensabili nuovi saperi, nuove energie e quelle nuove lenti capaci di superare alcune rigidità e affrontare le sfide con uno sguardo innovativo.

Per questo motivo – spiega il ministro – abbiamo aperto le porte ai giovani diplomati degli Its Academy, una prima sostanziale novità perché fino a oggi l’ingresso come funzionario era riservato solo a chi era in possesso di una laurea. Oggi al diplomati degli Its Academy offriamo, in un primo momento, la possibilità di essere assunti a tempo determinato. Ma anche, successivamente, l’opportunità di proseguire la carriera nel pubblico impiego, conseguendo la laurea e ottenendo una valutazione positiva del lavoro svolto».

In questo percorso i giovani «non saranno soli ma potranno usufruire del contributo economico per sostenere il loro percorso formativo attraverso il programma Pa 110 e lode del Dipartimento della Funzione pubblica». Il tema dell’attrattività della Pa è centrale soprattutto in considerazione dei continui cambiamenti che stanno riguardando il mercato del lavoro: «La possibilità di vedere realizzate, grazie al merito, le proprie ambizioni lavorative è sicuramente uno dei passaggi chiave per creare valore pubblico. Questa nuova narrazione è diventata realtà grazie a un reclutamento che ha aperto la Pa giovani capaci di offrire competenze, anche tecniche, in linea con l’attuale contesto».

Zangrillo osserva inoltre che «le sfide attuali, in particolare quelle legate all’innovazione tecnologica, richiedono un investimento significativo sulle persone e sulla loro formazione continua, per renderle capaci di guidare il cambiamento e non di subirlo. Su questo fronte, abbiamo fatto passi avanti significativi. Stiamo dando nuovo impulso alla digitalizzazione, perché è evidente la necessità di recuperare su ritardi ignorati per troppo tempo. E stiamo portando avanti progetti che prevedono concrete applicazioni dell’Intelligenza artificiale».

Passando al rapporto tra Pa e utenti: «Abbiamo avviato una vera ‘opera’ di semplificazione delle procedure, perché nel corso degli anni si sono stratificate e che generano solo oneri per i nostri utenti. Il Pnrr ci affida un obiettivo ambizioso: semplificare 600 procedure entro il 2026. A oggi, abbiamo già raggiunto quota 230 intervenendo in settori strategici come le telecomunicazioni, l’ambiente, le infrastrutture, la sanità e l’artigianato» conclude Zangrillo.

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