Xi Jinping “perde” i militari, i cinesi fanno sempre meno paura

di Giovanni Donato
25 Ottobre 2025 20:10 Aggiornato: 25 Ottobre 2025 20:18

Xi Jinping sta perdendo il controllo delle forze armate del regime cinese. Con il rimpasto ai vertici delle forze armate, la nomina del generale Zhang Shengmin a vice presidente della Commissione Militare Centrale è interpretata da gran parte degli analisti come un compromesso temporaneo tra il segretario generale del Partito comunista cinese, Xi Jinping, e il (potentissimo) generale Zhang Youxia. Un equilibrio di potere fragile continua a caratterizzare le forze armare del regime cinese: le tensioni fra le diverse fazioni, ormai incancrenite, non sono evidentemente facilmente superabili. E questa tregua – stando al quadro fornito da analisti e fonti cinesi – difficilmente giocherà a favore di Xi Jinping.

Fonti cinesi di Epoch Times Usa ritengono che la promozione di Zhang Shengmin sia frutto di un compromesso tra Xi Jinping e Zhang Youxia.
«Zhang Shengmin è considerato una figura di centro, poiché non rappresenta una minaccia diretta a nessuna delle due parti – ha spiegato la fonte – ed è la scelta più sicura nella lotta di potere in corso tra Xi e Zhang». Il capo del Pcc avrebbe insomma portato a casa una tregua. Ma nulla di più. Gli analisti dicono infatti che le epurazioni “di massa” e i rimpasti nella Forza Missilistica siano rappresentativi dello sforzo incessante di Xi di recuperare il terreno perduto e il controllo del potere, poiché – ormai è chiaro – i vertici militari del regime gli si sono rivoltati contro.

L’ascesa di Zhang Shengmin, secondo altre fonti dirette di Et Usa, mette in evidenza il delicato equilibrio fra gli ufficiali dei corpi tecnici e i lealisti politici. La Forza Missilistica – che, va ricordato, controlla anche l’arsenale nucleare della dittatura cinese – è diventata il perno sia della strategia di deterrenza del regime sia delle dinamiche di potere interne al Partito. «La promozione di Zhang potrà forse far allentare momentaneamente la tensione – dice la fonte – ma la rottura tra Xi e l’apparato militare resta irrisolta, e la futura pianificazione della successione [al comando del Partito, ndr] ne sarà condizionata».  L’epurazione in corso nelle forze armate del regime cinese, è una delle più massicce dai tempi della Rivoluzione Culturale di Mao Zedong, che risale a mezzo secolo fa.

Benché Zhang Youxia formalmente mantenga solo la carica di vice presidente della Commissione militare centrale, la “fazione tecnocratica” che rappresenta ha una forte influenza grazie al controllo dei settori logistico e tecnologico. Ma, per quanto forte, è un’influenza per adesso ancora limitata, poiché Xi Jinping domina ancora il Partito e il suo apparato di propaganda. Il braccio di ferro interno al regime, quindi, per ora è in una situazione di sostanziale parità. Il problema è sul fronte esterno: la capacità del Partito di comandare le forze armate è, ovviamente, un grosso punto interrogativo, specie in una situazione in cui dovesse venire a mancare una “coincidenza di interessi” tra Xi e Zhang. Cosa che potrebbe facilmente verificarsi in caso di conflitto.
Un rapporto pubblicato quest’anno dalla Rand Corporation, osserva che la priorità attribuita dalle forze armate del regime alla conservazione del potere del Partito sul fronte interno, ne compromette la prontezza operativa e ne indebolisce la credibilità a livello di deterrenza militare.

Secondo altre fonti, l’esito di questa lotta di potere fra ramo politico e ramo militare della dittatura cinese, determinerà non solo la gerarchia interna delle forze armate, ma anche e soprattutto la futura configurazione dei vertici politici del Partito comunista cinese. Zhang Shengmin, infatti, è più vicino a Zhang Youxia che a Xi Jinping, perché, secondo le fonti, la popolarità di Xi all’interno dei vertici militari è sensibilmente in calo. E, d’altra parte, è noto come la vicepresidenza della Commissione militare centrale sia una delle massime cariche delle forze armate cinesi, e quanto spesso funga anche da indicatore politico del clima interno del Partito.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times