Washington: giusta preoccupazione di Mosca su allargamento Nato

di Redazione ETI/Reuters
31 Maggio 2025 17:50 Aggiornato: 31 Maggio 2025 17:50

Keith Kellogg, inviato del presidente Trump per l’Ucraina, ha affermato che la Russia ha ragioni valide per preoccuparsi dell’espansione verso est della Nato. Ha inoltre sottolineato che Washington non intende sostenere l’ingresso di Kiev nell’alleanza militare. Intervistato dall’emittente Abc News su un articolo di Reuters che riporta la richiesta russa di una garanzia scritta contro l’espansione della Nato verso Ucraina e altre ex repubbliche sovietiche, Kellogg ha dichiarato: «Si tratta di una preoccupazione comprensibile».

«Abbiamo sempre detto che l’adesione dell’Ucraina alla Nato non è un’opzione per noi, e non siamo soli in questa posizione: almeno altri quattro membri della Nato la pensano allo stesso modo, e serve il consenso unanime dei 32 Paesi per ammettere un nuovo Stato — ha chiarito Kellogg giovedì sera all’emittente statunitense. — Questo è uno dei punti che la Russia porterà al tavolo dei negoziati». Ha poi precisato che le preoccupazioni di Mosca non si limitano all’Ucraina, ma includono anche Georgia e Moldova. E ha sottolineato che spetta al presidente Trump definire la posizione degli Stati Uniti sull’espansione della Nato.

Kellogg ha spiegato che i colloqui di pace punteranno a integrare i memorandum redatti da Ucraina e Russia in un unico documento, con negoziati previsti a Istanbul lunedì. «Ci riuniremo a Istanbul la prossima settimana per discutere», ha annunciato, aggiungendo che i consiglieri per la sicurezza nazionale di Germania, Francia e Regno Unito si uniranno agli Stati Uniti per lavorare sul memorandum.

L’inviato ha rivelato che Trump è «esasperato» dalla Russia, avendo constatato «un atteggiamento irragionevole» da parte di Putin. Ha criticato Mosca per gli attacchi alle città ucraine e ha confermato di aver sollecitato Kiev a partecipare ai negoziati. Secondo una stima prudenziale, il conflitto in Ucraina ha causato 1,2 milioni di morti e feriti, considerando entrambi gli schieramenti. «Un dato impressionante: questa è guerra di proporzioni colossali», ha concluso Kellogg nell’intervista ad Abc News.

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