Uruguay-Italia, Nordio all’insediamento del nuovo presidente della Repubblica

di Agenzia Nova
2 Marzo 2025 9:20 Aggiornato: 2 Marzo 2025 14:20

Inizia oggi la breve ma intensa visita del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in Sudamerica. Lo riferisce un comunicato del suo ministero. Giunto questa mattina all’aeroporto di Montevideo, ha trovato ad accoglierlo l’ambasciatore d’Italia, Fabrizio Petri, e l’ambasciatrice Laura Dupuy Lassere, direttrice della direzione Europa del ministero degli Esteri uruguaiano. La giornata del ministro Nordio – a Montevideo per la cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica orientale dell’Uruguay – inizia con l’arrivo al Palazzo legislativo, il luogo che rappresenta l’unità nazionale e il rispetto della Costituzione. Nella sala dell’Assemblea generale il primo passaggio: Camera dei deputati e Senato in seduta comune ricevono il nuovo presidente eletto, Yamandoù Orsi, e la vicepresidente eletta, Carolina Cosse.

Il presidente giura di rispettare la Costituzione, le leggi della Repubblica, i diritti dei cittadini e lavorare per il benessere della Nazione, quindi pronuncia il discorso d’insediamento. Al termine le delegazioni si trasferiscono all’Auditorium del Sodre, dove prosegue la cerimonia con il «Trapaso del mando presidencial», dal presidente uscente Louis Lacalle Pou al neo eletto Orsi. Nell’occasione vengono nominati i nuovi ministri e infine i rappresentanti delle molte delegazioni intervenute, 15 presidenti e 185 rappresentanti stranieri, portano il loro saluto al nuovo Capo della Repubblica orientale uruguaiana. La tradizione dell’insediamento presidenziale in Uruguay è un evento di grande significato e solennità, segna l’inizio di un nuovo periodo presidenziale che durerà cinque anni e si tiene sempre il primo marzo.

Il viaggio del Guardasigilli in Uruguay si inserisce nel quadro di pregresse solide relazioni e di valori democratici condivisi che, già nel 2019, hanno portato alla firma dell’Accordo di cooperazione giudiziaria in materia penale, entrato in vigore nel 2022. Con questo trattato gli Stati si sono impegnati a prestare reciproca assistenza giudiziaria. Nel 2020 entra in vigore il Trattato di estradizione, mentre nel 2023 entra in vigore il Trattato sul trasferimento delle persone condannate, utilizzato negli ultimi anni in più occasioni, in particolare nell’ambito dei procedimenti che si sono celebrati in Italia contro ex gerarchi uruguaiani per i crimini commessi durante la dittatura. Da ultimo è allo studio un accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza, che rafforzerà i patti già esistenti in materia di giustizia e sicurezza, consolidando la collaborazione tra le Forze di Polizia italiane e uruguaiane, impegnate nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale e al terrorismo.

 

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